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Non ci resta che lo squacquerone

La rubrica Eurovisioni, l’Europeo visto alla tv

Saltando la voglia di calembour irresistibili (del tipo: La situazione è Gravina ma non è seria) stanno completandosi i due-tre giorni post-eliminazione nei quali i servizi tv e gli opinionisti si dilungano su come salvare il calcio italiano e la sua Nazionale. Per fortuna tra un po’ si va in vacanza: al ritorno qualcuno avrà fatto le nuove convocazioni e si tornerà a sperare e basta, come sempre.

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Va detto che fa impressione, ma non è smentibile, l’affermazione ascoltata ieri sera in un servizio di Raiuno. “In Italia gli ultimi fuoriclasse sono nati almeno cinquant’anni fa”. E dire che, con ottimismo, il cronista si riferiva solo al calcio.

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Fatalmente, sono spariti del tutto gli spot tv glamour con gli azzurri che mangiavano di notte e mille altri richiami alla maglia azzurra. Nei pre-partita, ora, fa irruzione lo spot dello squacquerone di Romagna come bene rifugio, tra i pochi rimasti.

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“Il gruppo c’era. Quando si valutano le partite che si decidono all’ultimo bisognerebbe ricordarsi di quel film di Godard, A Bout de Souffle. Fino all’ultimo respiro, con Belmondo. Dove fino all’ultimo si può decidere tutto. Nel calcio le cose più importanti sono il territorio e le distanze (…) E aggiungo una cosa, la Georgia era più compatta di noi, più unita. Paolo, tu li hai fatti i balli latino-americani?” (A Dribbling Europei di Raidue un Domenico Marocchino ormai del tutto fuori controllo).

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Deschamps felice, a fine gara, si esprime in italiano nell’intervista a Sky ma gli scappa “i belghi”. Quelli di memoria tornano subito a un lontanissimo Renato Pozzetto: “Ho due cugini belg…. Ho un cugino belga. Anzi, due”.

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Tocca ricominciare a dare un’occhiata alle cose di calcio di casa nostra. Facendo notare che uno dei primi atti è la foto ufficiale scattata a Belotti, detto Gallo, il giorno del suo passaggio al Como. In un salotto classico, lui elegantissimo e, su un comodino di fianco, un gallo. Vero.

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Andrà valutata meglio la novità annunciata da Dazn per il prossimo campionato. Siccome l’abbonamento intero costa ormai come un agosto di ombrellone e due sdraio – ci vuole il mutuo – verrà messo in vendita un mini-abbonamento con tre partite per turno, a 13.99 euro.

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Nel prezzo è compresa anche la Liga spagnola e poco altro. Il punto è che le tre partite in questione sono le stesse che avrà Sky. E quelli che si sono messi a fare confronti sostengono che l’abbonamento streaming a Now di Sky, con le tre partite e uno sproposito di altro sport compresa la Champions League, costa per il primo anno solo un euro in più. L’impressione è che ci si divertirà parecchio, forse.

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