E' la stella del Salisburgo Noah Okafor, andato già 3 volte a rete nel girone di Champions, a presentare il 'dentro o fuori' di domani a San Siro: "Mi piacciono queste sfide" spiega alla Gazzetta dello Sport l'elvetico "La Champions è speciale, trasmette emozioni differenti e permette di crescere: il gol più importante non l'ho segnato quest'anno, ma un anno fa al Siviglia, perché ha permesso alla squadra di essere la prima austriaca a passare il girone, un traguardo storico. Il Club crede in tutti noi, ci sceglie con attenzione e dà tempo e pazienza: sono arrivato qui a vent'anni senza famiglia o amici e avevo qualche problema fisico, mi ha protetto e coccolato e non è scontato».
Ripetersi non era però l'obiettivo imperativo: «Volevamo fare bella figura con squadre forti e blasonate, non abbiamo l’obbligo di vincere: saremmo contenti se riuscissimo a proseguire il cammino europeo, meglio se in Champions! Sfidare i Campioni d’Italia è una bella esperienza, ma arriveremo a Milano senza pressioni. L'interesse del Milan? Non ho preferenze a giocare in Inghilterra, Spagna, Italia o Germania, sono campionati prestigiosi e quando ci sarà qualcosa di concreto valuterò. Ho giocato all'Olimpico contro gli Azzurri, c'era un'atmosfera particolare. La qualificazione in Qatar è stata giusta, preveremo a fare un bel Mondiale».