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Okoye, il portiere dell’Udinese indagato per scommesse: avrebbe puntato sulle sue ammonizioni

La gara in questione, notata per il flusso anomalo delle giocate, sarebbe quella con la Lazio del marzo 2024

MILANO — Si sarebbe fatto ammonire di proposito, sapendo che su quel cartellino giallo erano state raccolte scommesse. Questa l’ipotesi investigativa della procura di Udine, che ha iscritto nel registro degli indagati Maduka Okoye, portiere dell’Udinese, tedesco naturalizzato nigeriano. L’ipotesi di reato è truffa, in danno alla Snai. Con lui è indagato anche Diego Giordano, quarantenne titolare di una pizzeria di Udine, frequentata dai giocatori bianconeri. L’ammonizione incriminata è quella che l’arbitro Aureliano ha dato a Okoye per perdita di tempo al minuto 19 della partita Lazio-Udinese dell’11 marzo scorso, vinta dai friulani per 1-2. Dieci minuti dopo il secondo gol della sua squadra, segnato da Zarraga, il portiere si attardò a rinviare un pallone e per questo fu sanzionato.

I sospetti sul giallo a Okoye

Su quel cartellino, l’algoritmo della Snai che rileva anomalie nelle scommesse segnalò una concentrazione sospetta di puntate. La Snai fece segnalazione all’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, che a sua volta allertò la procura della Figc, la quale — visionati i filmati — aprì un fascicolo nei confronti del giocatore. Contestualmente, trasmise gli atti alla procura di Udine, che lo scorso dicembre ha eseguito una perquisizione nei confronti dei due indagati. Dopo aver letto le dieci righe del capo di imputazione, ed essersi confrontato col suo assistito, l’avvocato difensore di Okoye, Maurizio Conti, commenta: «L’ammonizione era del tutto plausibile. È nella logica del calcio che se io, portiere dell’Udinese, mi trovo inaspettatamente in vantaggio all’Olimpico per 1-2, mi prenda qualche secondo in più per rinviare. E ci sta che l’arbitro mi ammonisca, se ritiene». Se in ambito penale la truffa è punita con la reclusione fino a cinque anni, Okoye rischia anche uno stop di quattro anni per illecito sportivo, oltre a 50 mila euro di ammenda. Sempre, ovviamente, se sarà ritenuto colpevole. Oggi è fermo per infortunio, dopo essersi operato a un polso. In attesa della decisione, in base alle norme federali, potrebbe intanto giocare.

Calcioscommesse, i precedenti

In Italia l’ultimo caso di scommesse, che non riguardavano però la propria squadra, è stato quello di Nicolò Fagioli della Juventus, che ha ammesso di aver puntato su piattaforme illegali, patteggiato una squalifica a 7 mesi, poi ridotta grazie all’adesione a un programma di recupero dalla ludopatia. Nella stessa inchiesta della procura torinese è finito Sandro Tonali, ex Milan tesserato del Newcastle, fermato dall’ottobre 2023 all’agosto 2024 per aver scommesso sul calcio e anche sul club rossonero vincente. Più drammatico il caso di Kike Salas, difensore del Siviglia su cui aveva messo gli occhi la Lazio: è stato arrestato in Spagna proprio con l’accusa di essersi fatto ammonire, la stessa rivolta a Okoye. L’Udinese, che non commenta la vicenda, nei giorni scorsi ha tesserato il 27enne norvegese Egil Servik. Il secondo portiere Edoardo Piana, che di anni non ne ha ancora 22, potrebbe partire per un prestito

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