BERLINO — Rimontata due volte e per due volte tornata in vantaggio. L’Austria, bella e felice, batte l’Olanda dopo 34 anni dall’ultima volta e si prende la testa del girone, sfruttando lo scivolone della Francia contro la Polonia già spacciata. Si era capito che nel gruppo D sarebbe potuto succedere di tutto, e di tutto è successo all’Olympiastadion.
«La cronaca della gara»
Autogol di Malen
La partita è cominciata con l’autorete dell’olandese Malen – siamo già a 7 autoreti, il record di 11 di Euro 2020 è sempre più vicino – ed è finita 3-2, in uno stadio per metà arancio e per metà rosso. D’altra parte, Berlino dista 682 km di auto da Vienna e 656 da Amsterdam. Ora l’Austria aspetta di sapere chi sarà la seconda del gruppo F, che incontrerà il 2 luglio a Lipsia, fra Turchia, Repubblica Ceca e Georgia. L’Olanda, con 4 punti e differenza reti zero, non dovrebbe avere problemi a entrare nel lotto delle quattro migliori terze e andare avanti nel torneo.
Parte forte l’Austria
Nel primo tempo, più Austria che Olanda. La squadra di Rangnick ha tenuto palla per il 57 per cento del tempo, è stata più accurata nei passaggi, ma soprattutto ha fatto tre tiri in porta. I ragazzi di Koeman, forse scossi dall’autorete in avvio, nessuno. E proprio Malen si è mangiato la più chiara occasione per l’1-1. Nel tentativo di dare la sveglia ai suoi, l’ex tecnico del Barcellona dopo 34 minuti ha sostituito l’incolpevole centrocampista del Psv Veerman, per dare spazio al più offensivo Simons.
Lampo di Gakpo che illude l’Olanda
Nella ripresa, l’Olanda ha subito mostrato un altro piglio, cercando di aggredire appena possibile e facendo girar palla con velocità. È bastato un minuto perché un errore di Grillitsch a centrocampo innescasse il contropiede arancione, con rete di Gakpo, lanciato in velocità proprio dal nuovo entrato Simons. Ma quando l’inerzia della partita sembrava tutta a favore di Depay e compagni, è arrivato il 2-1 austriaco, con il bel colpo di testa, su assist di Grillitsch, del piccolo Schmid che nel giorno del compleanno di Aldo Serena ha segnato con una capocciata imperiosa, precisa e potente. Alla Aldito, appunto. 2-1 per l’Austria. Tutto finito? Neanche per niente.
Ci pensa Sabitzer
Nel finale, dopo il giro dei cambi, la partita, già divertente, ha avuto un’ulteriore accelerata. Alla mezz’ora della ripresa ha pensato Depay a riportare il risultato in parità, con un tiro potente in area dopo uno stop di coscia che sulle prime all’arbitro era sembrato di mano. Ci ha pensato il Var a mettere a posto le cose. Ma a riportare in vantaggio gli austriaci ha pensato con un bel diagonale Sabitzer, migliore in campo per distacco, innescato da Baumgartner. Le ultime sette sfide fra le due nazionali le aveva vinte l’Olanda. Ma questa no.
Il tabellino di Olanda-Austria
Olanda 2 (Gakpo 2’ st, Depay 30’ st)
Austria 3 (Malen 6’ pt Aut, Schmid 14’ st, 35’ st Sabitzer)
Olanda (4-2-3-1): Verbruggen 5.5 – Geertruida 6, De Vrij 5.5, Van Dijk 5, Aké 5.5 (20’ st Van de Ven 6)– Schouten 5.5, Veerman 6 (35’ pt Simons 7) – Malen 5 (27’ st Weghorst 6), Reijnders 5.5 (20’ st Wijnaldum 5), Gakpo 6.5 – Depay 6.5. Ct Koeman 5.
Austria (4-2-3-1): Pentz 6 – Posch 6, Lienhart 5 (19‘ st Baumgartner 7), Wober 6, Prass 6 – Seiwald 6.5, Grillitsch 6.5 (19‘ st Querfeld 6)– Wimmer 6.5 (19‘ st Laimer 6), Schmid 7 (47‘ st Weimann Sv), Sabitzer 7.5 – Arnautovic 5.5 (33’ st Gregoritsch 5.5). Ct Rangnick 7.
Arbitro: Kruzliak (Slo) 5.
Note: ammoniti Posch, Wimmer e Querfeld.