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Olanda, la marea arancione che guida la nazionale in Germania: la canzone, i balli e Sneijder versione ultrà

La squadra di Koeman può contare agli Europei sul supporto di tantissimi tifosi. A guidare la marcia un brano diventato il simbolo della rassegna continentale

Una marea orange si aggira per l’Europa. Ha conquistato Berlino e le sue strade, guidando l’Olanda verso la rimonta contro la Turchia di Vincenzo Montella. E adesso fa le valigie direzione Dortmund in vista della semifinale contro l’Inghilterra. A guidare la marcia degli olandesi una canzone diventata simbolo degli Europei: Link Rechts. Se il titolo non vi dice nulla, aprite Instagram o TikTok e digitate “tifosi olandesi” nella barra di ricerca. Sarete catapultati in un rave party con 40mila invitati. Tranquilli, niente di esclusivo, per entrare basta rispettare il dress code: orange, naturalmente. Gradito anche un tasso alcolemico sopra la media.

Il testo della canzone

Rispettate queste condizioni, inizia la festa: saltiamo prima a sinistra (“link”) e poi a destra (“rechts”). Il testo della canzone (“doen we nog een rondje?”) chiede di fare un altro giro. Da capire se in pista o al bancone. La strofa successiva schiarisce – si fa per dire – le idee: “blijf de glazen vullen met nog meer alcohol”, quindi “continua a riempire i bicchieri con ancora più alcol”. Legittimo che il brano termini con “c’è un defibrillatore da qualche parte?”.

Sneijder versione ultrà

Ieri nel percorso verso l’Olympiastadion c’era pure un capo ultrà d’eccezione: Wesley Sneijder. Mentre si trovava su un pullman, oltre a lanciare i cori, l’ex Inter ha versato la birra in bocca a un tifoso. Sembra che gli orange non abbiano paura di niente. Neanche della polizia: virale un video in cui alcuni supporter fraternizzano con le forze dell’ordine locali, dandogli il cinque. Figurarsi del meteo: cantano e ballano anche sotto il diluvio. Ma a questo ci aveva già abituato Max Verstappen, che sugli spalti della Formula Uno muove le masse arancioni dal 2016, quali che siano le condizioni climatiche.

Rissa con i turchi

Talvolta però gli eccessi sfociano in violenza. Ne sanno qualcosa i romani, che nel 2015 hanno visto la Barcaccia di piazza di Spagna distrutta dai tifosi del Feyenoord. Ieri a Berlino, dopo la sconfitta della nazionale turca, è scoppiata una gigantesca rissa tra tifosi turchi e olandesi. Da chiarire le dinamiche, non certo imputabili ai soli tifosi orange, visto che migliaia di turchi in piazza hanno rivendicato il gesto dei Lupi Grigi, movimento estremista nazionalista che ha tra i suoi fondamenti xenofobia, omofobia e antisemitismo. Insomma, tipetti tranquilli, d’ambo i fronti.

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