l ramoscello della pace potrebbe avere le sembianze di un cavaliere biondo: Kevin De Bruyne, l’asso nella manica che De Laurentiis è pronto a calare nel faccia a faccia con Conte sul futuro. Il Napoli ha quasi in pugno il campione belga, che a giugno compie 34 anni e si è svincolato dal City, lasciando intendere la sua preferenza per una squadra qualificata alla Champions. Il club azzurro è in pole, anche se KDB ha ricevuto offerte faraoniche dall’Arabia e dagli States. A spingerlo verso Napoli due sponsor speciali: Lukaku e Mertens.
Operazione De Bruyne portata avanti senza Conte
L’operazione è stata portata avanti senza alcun coinvolgimento di Conte, troppo preso nella volata per lo scudetto. Ma adesso il braccio di ferro con l’Inter è finito ed è tempo di affrontare il futuro anche per il tecnico campione d’Italia, solo in teoria blindato dal contratto che lo lega al club azzurro fino al 2027. Non c’entra il rapporto personale con De Laurentiis, che resta ottimo ed è allargato pure alle rispettive famiglie. Qualcosa si è tuttavia incrinato dal punto di vista professionale durante lo scorso mercato di gennaio, da cui la squadra (già prima in classifica e campione d’inverno) era stata indebolita piuttosto che rinforzata.
Il mercato di gennaio ha incrinato qualcosa
L’ex ct non si era opposto nemmeno alla cessione al Psg di Khvicha Kvaratskhelia per 75 milioni, con la garanzia però che al posto del georgiano sarebbe arrivato un sostituto adeguato. Invece nelle ultime ore gli era stato messo a disposizione Okafor, arrivato in prestito dal Milan in pessime condizioni di forma e dopo essere stato bocciato dal Lipsia alle visite mediche. Vana era stata anche la richiesta di un difensore in più, per supplire alla bocciatura dello spagnolo Marin. I tentativi per arrivare a Danilo e Comuzzo si erano infatti conclusi senza successo.
I gol decisivi arrivati da Soulé, Orsolini e Pedro
Da lì è iniziato il malumore di Conte, acuito dall’emergenza per gli infortuni di Buongiorno e Neres. Il Napoli nel girone d’andata aveva dominato la classifica con 44 punti e nel ritorno ne ha messi faticosamente insieme 38, cambiando più volte modulo per restare aggrappato all’Inter. Ma il rischio di perdere lo scudetto è stato altissimo e a scongiurarlo sono stati anche i gol di Orsolini, Soulé e soprattutto Pedro contro i nerazzurri, senza i quali le prodezze di McTominay e Lukaku non sarebbero bastate. Per questo il tecnico leccese vuole capire da De Laurentiis cosa è successo nel mercato di gennaio: se si è trattato di un black-out oppure se è mancata la voglia di tenere alta l’asticella delle ambizioni. Nel frattempo il presidente per cautelarsi ha sondato già Allegri, su cui però ci sono anche Milan e Inter (se Inzaghi andrà in Arabia). Il futuro della panchina passa da qui e la mossa De Bruyne sembra fatta apposta per evitare il divorzio. Il futuro si decide a Ischia.