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Operazione Koopmeiners: ecco come Tudor sta lavorando alla rinascita dell’olandese

Il tecnico bianconero sta tentando di rigenerare il centrocampista con un lavoro atletico ad hoc e lo spostamento sulla linea dei mediani. Il suo recupero potrebbe anche cambiare le strategie di mercato

TORINO — La metamorfosi di Koopmeiners per ritrovare sé stesso. Dopo una stagione di tormenti, fisici e tecnici, il centrocampista olandese della Juventus sta lavorando in ritiro per presentarsi al meglio al via della stagione. Se l’anno scorso fu protagonista del mercato, con il lungo tira e molla con l’Atalanta, ma meno in campo, quest’anno l’idea è che Teun diventi quello che non è stato l’anno scorso: il miglior colpo di mercato, la colonna del gioco di Igor Tudor.

Koopmeiners e la condizione atletica in ritiro

Al quartier generale dell’Adidas di Herzogenaurach, dove la Juventus si sta preparando all’esordio in campionato del 24 agosto con il Parma, Tudor sta preparando la rinascita di Koopmeiners. Un processo in due fasi: una per la condizione atletica e fisica, l’altra per la collocazione tattica nello scacchiere bianconero. Iniziamo dal primo aspetto: lo scorso anno più che un’estate, è stato un tormento. La lunga querelle con l’Atalanta, che ricorda molto quella in atto quest’anno con Lookman protagonista, ha bloccato la preparazione dell’olandese, che si è presentato indietro di condizione alla corte di Motta. Accolto con entusiasmo dalla piazza, ha pian piano inseguito la miglior forma, salvo poi fratturarsi una costola contro il Cagliari vanificando il lavoro precedente e iniziando il suo calvario, concluso con il problema al tendine d’Achille di fine stagione. Oggi Koopmeiners sta lavorando senza sosta, sfruttando un’estate finalmente normale, per presentarsi al top al via del campionato. Il resto lo farà Tudor, che gli sta confezionando una nuova collocazione tattica.

Koopmeiners, nuova posizione in campo

Lo scorso anno i problemi non furono soltanto fisici. Motta, che ha voluto fortemente il centrocampista ex Atalanta, lo fece girovagare tra le varie posizioni: trequartista, centrocampista avanzato, esterno, anche mediano. Una precarietà che ha indubbiamente influito sul suo rendimento, togliendogli ogni punto di riferimento. Eppure, la caratteristica principale di Koopmeiners non era stata valorizzata, cioè gli inserimenti da dietro, la capacità di partire da lontano leggendo la situazione tattica e sfruttando al meglio le sue caratteristiche di tiro e di lettura del gioco. Da questo è ripartito Tudor, che nel suo progetto tecnico prevede un arretramento dell’olandese sulla linea di Locatelli o di Thuram: un regista, o per meglio dire un centrocampista centrale, che possa sfruttare il suo lancio lungo, la sua visione di gioco. Proprio come visto contro la Reggiana nella prima amichevole dell’anno, anche se resta poco indicativa visto il momento della stagione e i pochi dati a disposizione.

Juventus, le scelte sul mercato

Un cambiamento tattico che potrebbe avere risvolti anche sul mercato della Juventus. Con l’arretramento di Koopmeiners, infatti, il centrocampo bianconero cambia fisionomia: Locatelli, Thuram e Koop per due posti da titolare, terzetto che si trasformerebbe in quartetto con l’eventuale arrivo di Hjulman, oggetto del desiderio della dirigenza e dello staff tecnico della Continassa. Se nelle prossime due amichevoli, contro il Borussia Dortmund del 10 agosto e con la Next Gen tre giorni dopo, dovessero arrivare conferme, la Juventus potrebbe anche dare il via libera a McKennie. In quest’ottica trova maggiori spiegazioni la scelta di fare a meno di Miretti, ma anche la condizione di esubero da cedere in fretta di Douglas Luiz. Un cambio di ruolo che inciderà sulla squadra sia in campo che nelle trattative di mercato: quest’anno la Juventus avrà un Koopmeiners in più, almeno nei piani di Tudor.

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