MILANO – Pochi minuti dopo la vittoria di Bruxelles, Spalletti già correva col pensiero a Italia-Francia di domani: “Una partita tutta da gustare, senza l’assillo del risultato”. Ma il duello, storico fin dal battesimo all’Arena nel 1910, è estetico fino a un certo punto: avvia di fatto la missione Mondiale americano, che l’Italia, dopo le due raggelanti mancate partecipazioni consecutive, non può permettersi di fallire. Il primo posto nel girone della Nations League (gli azzurri possono smarrirlo solo perdendo con 2 gol di scarto) assegna solo un’avversaria meno complicata nei quarti di finale, a marzo 2025. Ma il valore del confronto coi vicecampioni del mondo va ben oltre: questa Nations è preziosa per plasmare la squadra delle qualificazioni al Mondiale 2026. E la lunga gara per un posto comincia a San Siro: proprio dove, con Italia-Svezia 0-0 ai play-off, novembre 2017, iniziò l’incubo.
Posto assicurato per 16
Spalletti va di fretta, col suo 3-5-1-1 molto elastico, sistema subito assimilato dalla squadra. La Nazionale ha cominciato a mettere la freccia a settembre, col 3-1 del Parco dei Principi, eppure i francesi sostengono che al massimo un paio di italiani potrebbero giocare coi Bleus: il ct non ha affatto gradito e ha trasmesso alla squadra il senso di rivalsa. Così si è formato un gruppo allargato e al momento granitico. Al Mondiale che si giocherà negli Usa, in Canada e in Messico con 48 squadre al via — un inedito — mancano ancora un anno e 7 mesi. Però lo zoccolo duro è già stato individuato. Ne fanno parte in 16: i portieri Donnarumma e Vicario, i difensori Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori e Buongiorno, gli esterni Dimarco, Cambiaso e Udogie, il regista Ricci, i cardini del centrocampo Barella e Tonali, l’incursore goleador Frattesi, i centravanti Retegui e Kean, il rifinitore-seconda punta Raspadori.
La corsa per le altre maglie
Restano dieci posti: manca l’ufficialità, ma la Fifa confermerà le rose da 26 giocatori, come in Qatar (e come ha fatto la Uefa negli ultimi due Europei). Per il ruolo di terzo portiere concorrono oggi Meret e Carnesecchi. Gatti, Okoli, Gabbia, il nuovo candidato Comuzzo e ovviamente Scalvini, prossimo al rientro, sarebbero in corsa per 2 posti da centrali difensivi, ancora meglio se adattabili a esterni. Per l’eventuale buco residuo sulla fascia Savona e Bellanova sono gli attuali duellanti iscritti, così come la corsa per il vice regista include Rovella, Locatelli e Fagioli più l’interno Pisilli. Pellegrini jolly e Zaniolo potenziale raccordo con l’attacco guidano la folla degli aspiranti alle due ultime posizioni da coprire, che a seconda degli equilibri tattici interni può sbilanciarsi più verso una punta pura, una seconda punta, un fantasista o un’ala capace di spaziare: Maldini, Lucca, Scamacca, Orsolini e Politano si mettono in coda con Zaccagni. Poi c’è sempre Chiesa, talento emigrato e per ora occultato in Inghilterra. Un sussulto, da qui al 2026, può arrivare da un veterano accantonato per infortunio, come Berardi, o da un virgulto delle Under, categoria rappresentata dal duttile Casadei e da Baldanzi: l’eclettismo è in effetti la qualità privilegiata dal ct.
Testa di serie al sorteggio
Scottato dalla ferita dell’Europeo, Spalletti ha sfruttato alla perfezione le prime 5 giornate della fase a gironi del torneo minore. Senza l’espulsione di Pellegrini col Belgio, causa evidente del 2-2 di ottobre, le avrebbe vinte tutte, mentre formava un gruppo sempre più convincente: per identità tattica, per spirito di sacrificio, per autostima, per ricambio generazionale e per crescente allargamento della rosa. Di volta in volta, anche senza il veterano Barella o i rampanti Ricci e Calafiori, la Nazionale ha dominato e ha saputo soffrire nei rari momenti difficili: l’esatto contrario dell’Europeo, quando Spagna e Svizzera l’avevano messa all’angolo. Il 13 dicembre è previsto il sorteggio dei 12 gironi di qualificazione europei, le cui vincitrici vanno dritte al Mondiale, evitando i play-off per gli altri 4 posti spettanti all’Uefa. L’Italia è testa di serie e punta anche alle Final Four di Nations, che si giocheranno a giugno 2025. A un anno dal Mondiale della doverosa catarsi.