L’ha notizia l’ha data la Tass: Daniele Orsato sarà consulente tecnico della Commissione arbitrale russa. O meglio, sarebbe stato, perché poco dopo l’ex arbitro ci ha ripensato e ha chiesto di annullare il contratto già firmato. L’annuncio l’aveva dato la stessa Federcalcio di Mosca, che aveva inserito l’ex fischietto veneto (ha diretto la sua ultima partita due mesi fa (Inghilterra-Svizzera, quarti di finale di Euro 2024), nell’organigramma come “esperto” nella commissione presieduta dal serbo Milorad Mazic e che annovera tra i membri altri ex arbitri internazionali come l’argentino Pitana, il turco Cakir e l’uzbeko Ermatov. Di tutti loro Orsato è sicuramente il più rinomato: è stato designato per un Mondiale (in Qatar diresse la semifinale Argentina-Croazia), due Europei, una finale (Psg-Bayern, agosto 2020) e due semifinali di Champions. E nel 2020 è stato nominato miglior arbitro del mondo.
Orsato ci ripensa: niente Russia
Il ripensamento di Orsato è arrivato nella serata di martedì, insieme alla richiesta di annullare il contratto già firmato. La sua decisione di accettare i rubli russi aveva fatto rumore, anche se si trattava di un incarico temporaneo (scadenza a dicembre) da svolgere in smart working: Orsato non si sarebbe comunque stabilito a Mosca (al contrario di Roberto Rosetti, che dal 2011 al 2013 è stato il capo degli arbitri in Russia, che però in quegli anni non era in guerra) ma avrebbe fornito le sue consulenze da remoto.
Orsato si è dimesso dalla Can A e B il 2 agosto
Orsato, 45 anni, si era dimesso dalla Can A e B il 2 agosto: per lui si parlava di un incarico, magari come designatore in serie C, che desse il via a una carriera dirigenziale, ma c’era pure chi l’avrebbe voluto in campo ancora un anno o lo candiderebbe all’Aia, l’associazione italiana arbitri, tra i quali le correnti politiche sono numerose. Invece, dopo aver ricevuto il via libera dell’Aia, ha scelto Mosca. Prima di ripensarci e di valutare altre strade per la sua seconda vita.