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Osimhen, asta in Premier. In vendita altri 10 azzurri, dagli esuberi 100 milioni

Snellire subito l’organico è il compito più difficile. Fuori dal progetto Zanoli, Rafa Marin, Folorunsho, Mazzocchi, Zerbin e Hasa

L’attenzione generale è concentrata sulle trattative per gli acquisti, che serviranno a rinforzare il Napoli e hanno già cominciato a far sognare i tifosi, al settimo cielo per l’arrivo di un top player di caratura mondiale come Kevin De Bruyne. Ma di pari passo procedono sotto traccia pure le laboriose manovre per le cessioni: doppiamente importanti per snellire l’organico azzurro e aumentare – grazie all’incasso di un tesoretto – il budget a disposizione per il mercato in entrata. Anche la pratica bis è nelle mani del direttore sportivo Giovanni Manna ed è tutt’altro che facile da sbrigare. Sono infatti addirittura undici i giocatori non compatibili per motivi economici o tecnici con il nuovo progetto, quando manca poco meno di un mese all’inizio del ritiro estivo in Trentino. Antonio Conte corre dunque il rischio di ritrovarsi in gruppo uno sostanzioso manipolo di scontenti, la cui presenza nello spogliatoio dei campioni d’Italia non aiuterebbe l’allenatore a svolgere il suo lavoro alla perfezione.

La situazione più spinosa è di gran lunga quella di Victor Osimhen, la cui partenza a titolo definitivo si è trasformata da un anno esatto in una vera e propria telenovela. Già nell’estate scorsa il Napoli cercò infatti invano di piazzare in maniera soddisfacente il capocannoniere del terzo scudetto e all’inizio di settembre fu costretto a cederlo in prestito al Galatasaray, approfittando della chiusura tardiva del mercato in Turchia. Vano pure il tentativo del club di Aurelio De Laurentiis di vendere il cartellino del bomber nigeriano nella successiva sessione invernale, tant’è che a metà gennaio si rese indispensabile il sacrificio di Khvicha Kvaratskhelia. Nulla da fare invece per VO9, che è ritornato a essere a tutti gli effetti al termine della stagione un giocatore azzurro (di rientro da Istanbul) e ha appena ribadito di non aver fretta di conoscere il suo futuro. «Sto pensando soltanto a godermi le vacanze…».

Osimhen sa che alla fine una soluzione si troverà e ne approfitta. Il Galatasaray lo vorrebbe ancora ed è disposto ad aumentargli lo stipendio, ma la chiusura del Napoli a un prestito bis del cannoniere in Turchia è ovviamente totale. Non sono inoltre praticabili le soluzioni italiane, visto che la clausola rescissoria da 75 milioni per la cessione a titolo definitivo del giocatore nigeriano è valida solo per l’estero. De Laurentiis spera quindi che si faccia avanti con decisione il Liverpool, che è la squadra della Premier League più interessata, col Manchester United in scia. Oppure che si riapra al termine del Mondiale per club la pista araba.

La cessione di Osimhen è importante per il Napoli dal punto di vista economico ed è anche un problema che va risolto, una volta per tutte. Ma la lista dei giocatori in esubero è molto lunga e pure dalle altre partenze il club azzurro ha la possibilità di ricavare un prezioso tesoretto. Il difensore Zanoli, i centrocampisti Folorunsho e Cajuste, l’esterno Zerbin e l’attaccante Lindstrom – tutti di rientro alla base per fine prestito – sono destinati a diventare nella peggiore delle ipotesi utili pedine di scambio. Il ds Manna sta cercando inoltre di trovare una soluzione adeguata per Rafa Marin (vicinissimo al Villarreal), Mazzocchi, Hasa e forse Simeone. Alla fine il mercato in uscita può fruttare almeno un centinaio di milioni ed è per questo fondamentale per la salute dei conti della società quasi quanto quello in entrata, nonostante sia meno affascinante per i tifosi. Finora è andato via solo Billing, non riscattato. Presto saranno in tanti a seguire le orme dell’autore del gol scudetto.

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