La cascata d’oro saudita che ha ricoperto l’Atalanta ha fatto ripartire il valzer. Il passaggio di Retegui all’Al Qadsiah per 67 milioni — visite mediche previste lunedì — è la mossa inaspettata che ha stravolto il mercato dei centravanti. I più ambiti, generatori di sogni e illusioni. Spesso anche i più cari.
Vlahovic, la rescissione e il Milan
Il caso di Vlahovic è uno dei più spinosi. La storia con la Juventus è ampiamente finita, ma bisogna trovare il giusto modo di dirsi addio. Sullo sfondo il Milan: Allegri non ha mai tagliato il filo con il ragazzo cresciuto con lui a Torino, con cui spesso si sente al telefono. Il fronte è aperto: Dusan vorrebbe rescindere l’attuale contratto per poi firmare (a cifre sensibilmente più basse, l’ipotesi è un quadriennale da 6 milioni) con il Diavolo, a cui il suo entourage chiederebbe un bonus iniziale tra i 15 e i 18 milioni. Come a dire: voi non pagate nulla per il mio cartellino, però in cambio mi date una ricca commissione. Una strategia che difficilmente convincerà la Juventus. È vero che i bianconeri risparmierebbero quasi 24 milioni lordi di ingaggio, ma registrerebbero una minusvalenza a bilancio per 19, il valore residuo del serbo che nel gennaio 2022 era costato 85,3 milioni. Preferirebbero quindi vendere Vlahovic almeno a 20 milioni e non liberarlo a zero. Ma è una storia tutta da seguire.
Osimhen-Gala, si tratta a oltranza
L’altra mina vagante, come detto, è Osimhen. Napoli e Galatasaray trattano a oltranza per sbloccare la situazione. Ieri la fumata iniziale è stata grigia, perché i turchi non hanno fornito le garanzie bancarie necessarie per definire l’affare (impostato col pagamento in cinque rate dei 75 milioni previsti dalla clausola rescissoria). I dirigenti del Galatasaray hanno spostato l’aereo di ritorno per restare in Italia, e in serata i dialoghi sono ripresi. Tra gli argomenti al vaglio anche una percentuale sulla futura rivendita, una forma di ulteriore tutela per De Laurentiis. La speranza è di evitare l’imbarazzo di portare il centravanti mascherato nel ritiro di Dimaro, in partenza mercoledì. In seconda fila resta l’Al-Hilal, che però non convince il nigeriano.
L’Al-Hilal punta Kean
Così Inzaghi, che vuole una punta di livello, ha messo gli occhi su Kean. L’Al-Hilal ha chiesto informazioni alla Fiorentina, contatti in corso. Anche qui c’è una clausola di mezzo, dal valore di 52 milioni, esercitabile fino al 15 luglio. L’ex Juventus ha già rifiutato la milionaria corte dell’Al Qadsiah (che poi ha virato su Retegui), e intanto sta discutendo del rinnovo con i viola, pronti a raddoppiargli lo stipendio (da 2,2 a 4 milioni più bonus a stagione). La Fiorentina conta di trattenerlo ma, non dovesse riuscirci (c’è anche l’interesse del Manchester United), si fionderebbe su Piccoli del Cagliari o Krstovic del Lecce. Un’alternativa è Lucca, già seguito da Atalanta, Milan e Napoli: l’Udinese chiede 35 milioni, si può chiudere a 30. Davanti a tutti c’è De Laurentiis, al momento bloccato da Osimhen.
Il Marsiglia su Raspadori
In uscita il Napoli ha anche Raspadori, che non vuole passare l’anno che porta al Mondiale da riserva: su di lui ha messo gli occhi il Marsiglia, dovesse partire gli azzurri potrebbero muoversi senza dipendere dai tempi di Osimhen. La prima scelta per Conte in attacco resta Nunez, che il Liverpool valuta 60 milioni: il dialogo tra le due società non si è mai interrotto, ma le cifre dell’operazione impongono cautela.
La Roma ha in pugno Ferguson
Dopo gli addii di Abraham e Shomurodov (ceduto all’Istanbul Basaksehir), la Roma ha in pugno Evan Ferguson: accordo definito con l’attaccante — reduce dalla rottura del crociato, prima quotato oltre 50 milioni — e con il Brighton. Ufficiali i colpi Immobile per il Bologna e Dzeko per la Fiorentina, mentre è diventato un caso il trasferimento di Gyokeres all’Arsenal: lo Sporting Lisbona non ha accettato l’offerta di 65 milioni più 15 di bonus dei Gunners, ed è fermo sulla richiesta di 80 complessivi di cui 70 garantiti. Il clima è teso, il bomber svedese è pronto a tutto per volare in Premier.