"Per me non è una partita normale, il cuore batte per la Macedonia, ma sono arrivato in Italia a 18 anni, i miei figli tifano Macedonia, ma sono genovesi; la mattima guardiamo il mare da casa, in corso Italia" esordisce a 'La Repubblica' Goran Pandev, che ha lasciato il segno in Serie A con le maglie di Genoa, Inter e Lazio "La nostra Nazionale spesso gioca contro le grandi squadre libera di testa, sa di non aver nulla da perdere; il campo è disastroso, può creare grattacapi all'Italia, che è più tecnica e cerca la palla a terra. Abbiamo ottimi calciatori: Miovski è giovane, Elmas lo conoscete, io credo in Trajkovski, che non ha fatto la preparazione, poiché svincolato. Possiamo essere ancora quelli di Palermo, ma il clima è cambiato: i tifosi contestano il tecnico e Ristovski ha rifiutato la convocazione".
Uno degli eroi del Triplete si concentra sugli Azzurri e racconta cosa farà da grande: "Non conosco le dinamiche che hanno portato al cambio tra Mancini e Spalletti, col senno di poi sarebbe servito dopo l'eliminazione, di sicuro l'Italia ha un grande allenatore che regalerà divertimento e riproporrà modulo e spirito del Napoli scudettato; il momento è buono, lo confermano le tre finali continentali. Manca la tensione del fine settimana, ma mi godo la famiglia e parlo spesso di calcio con i miei ragazzi, il mio ricordo più bello è il gol nello spareggio alla Georgia, è valso l'Europeo: la Nazionale è la squadra più importante. Il futuro? Magari da ds, cominciando nei Settori Giovanili, per adesso seguo la mia Akademia, dopo sei gare siamo in testa. In Serie A, grazie alla panchina, è favorita l'Inter, ma Milan, Juventus e Napoli daran battaglia".