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Paolo Ardoino, chi è il fondatore di Tether che ora guarda alla Juventus

Classe 1984, è uno degli italiani più ricchi al mondo, probabilmente il più celebre tra quelli che hanno fatto fortuna con le criptovalute

MILANO – Uno degli italiani più ricchi al mondo, probabilmente il più celebre tra quelli che hanno fatto fortuna con le criptovalute. Classe 1984, Paolo Ardoino è il fondatore e amministratore delegato di Tether, azienda che gestisce la stablecoin più utilizzata al mondo, USDt, ancorata al dollaro e con una capitalizzazione di 141,8 miliardi.

Da ricercatore a magnate delle cripto

Ardoino inizia la sua carriera come ricercatore all’Università di Genova, che presto lascia sconfortato dalla precarietà dell’impiego e dagli stipendi miseri. “Guadagnavo 800 euro come ricercatore. Ogni anno in attesa di un rinnovo. Ogni anno con la paura di non non averlo. Vivere senza certezze è la cosa peggiore”, ha confessato lo scorso ottobre in un’intervista a Repubblica.

Appassionato di informatica, scopre Bitcoin nel 2009 e decide di farne un business facilitandone le transazioni. Definirlo un entusiasta delle crypto però sarebbe riduttivo: ciò che sembra interessare l’imprenditore è l’innovazione in generale, che si tratti di tecnologia, intelligenza artificiale o sport.

Lo sport e l’ingresso in Juventus

Non è un caso, dunque, che Tether decida di acquisire di una quota di minoranza in Juventus, spingendo il titolo della squadra italiana a un massimo intraday di 2,61 euro, per poi chiudere a 2,531 in rialzo dell’1,57%. Un’operazione che la stessa società digitale definisce “una pietra miliare” nella propria visione strategica a lungo termine.

I temi su cui punta Ardoino per far crescere la sua creatura sono vari, e spaziano dalla leadership nel settore degli asset digitali con la stablecoin USDt all’acquisizione e allo sviluppo di aziende leader nei settori dell’intelligenza artificiale, del mining di bitcoin e delle biotecnologie. “Tether – recita la nota – si trova ora in una posizione unica per integrare il suo portafoglio futuristico nel settore dello sport”.

Tether e il calcio

“In linea con il nostro investimento strategico nella Juve, Tether sarà un pioniere nella fusione di nuove tecnologie, come gli asset digitali, l’AI e le biotecnologie, con la consolidata industria dello sport per guidare il cambiamento a livello globale”, ha dichiarato Ardoino commentando la notizia. E poi ha aggiunto: “Esploreremo le possibilità di collaborazioni innovative e il potenziale per rivoluzionare il panorama sportivo globale”, aprendo uno spiraglio per altri deal.

Tether è già presente nel mondo del pallone attraverso una sponsorizzazione dell’FC Lugano, una squadra di calcio professionistica che milita nella Super League svizzera. L’obiettivo è promuovere la tecnologia blockchain e l’adozione delle stablecoin in settori più “mainstream”, come quello sportivo.

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