Non sono giorni facili per Jean-Pierre Papin, ex attaccante del Milan che oggi allena la seconda squadra del Marsiglia. “Vivo da tre settimane con tre auto di agenti di sicurezza privata davanti a casa mia, è una cosa insopportabile”, ha rivelato Papin in un’intervista al quotidiano francese ‘La Provence’. L’ex bomber francese, 60 anni, Pallone d’Oro nel 1991, è in aperto conflitto con Ali Zarrak, vicino a Medhi Benatia (braccio destro del presidente Pablo Longoria) e responsabile della Pro 2, la seconda squadra dell’OM.
Papin: “Così non si può andare avanti”
Papin sostiene inoltre di aver subito minacce nella sua vita privata e di aver sporto denuncia. “Un giorno sono stato abbordato da due tipi in moto che mi hanno detto che devo andarmene da Marsiglia. Non so se ci sia un legame con la situazione al club, non mi permetterei di dirlo o pensarlo, ma non posso accettare che si dica che non segua le richieste della società, sapendo che in più sto vivendo una situazione simile. Così non si può andare avanti”.
Il problema comunque non è legato al tecnico del Marsiglia Roberto De Zerbi che va spesso a seguirne gli allenamenti. Per Papin c’è qualcuno di troppo, ossia il dirigente responsabile della sua squadra, Ali Zarrak: “Io sono l’allenatore – ha spiegato ancora l’ex bomber rossonero – non posso accettare che questa persona scelga i miei cinque sostituti”.
De Zerbi: “Ho un buon rapporto con Papin”
Lo stesso De Zerbi, in conferenza stampa, ha voluto prendere le distanze da questo conflitto interno al club: “Volevo chiarire un punto importante – ha detto il tecnico del Marsiglia -, sono stato al centro di polemiche legate a Jean-Pierre Papin. Ciò che è scritto è falso e inventato. Ho un buon rapporto con Papin. Io sono arrivato dopo di lui al Marsiglia. Lo rispetto, per il suo grande passato nel club, anche per la sua età, è più grande di me. Al club ho sempre salutato tutti, non ho problemi con nessuno e con questa polemica di Papin sono caduto dalla sedia”.