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Paris Fc, il parente povero del Psg nelle ricche mani di Arnault: “Ma non punteremo sulle stelle”

La seconda squadra di Parigi è attualmente in Ligue 2: “Sarà una rivoluzione lenta”

PARIGI – La rivoluzione nel calcio francese sta arrivando. Ma non sarà una rivoluzione lampo perché, comprando il Paris Fc, la famiglia del miliardario Bernard Arnault punta a una trasformazione di medio e lungo termine. “Faremo le cose passo dopo passo, non punteremo sulle grandi stelle” ha spiegato Antoine Arnault, uno dei figli del magnate Lvmh, raccontando la strategia dietro all’acquisto del club capitolino Paris Fc che sarà formalizzato nel cda del 29 novembre. Dopo l’assemblea della prossima settimana, la famiglia Arnault deterrà il 52% del club, l’altro pilastro della nuova proprietà, la Red Bull, avrà l’11% e il resto sarà diviso tra diversi azionisti di minoranza, tra cui l’attuale proprietario, Patrice Ferracci, che nel 2027 cederà il 30% che gli resta.

Il sogno derby in Ligue 1

Parigi quindi sogna il derby in Ligue 1. Arnault, più volte fotografato in tribuna del Parc des Princes, ha scherzato sul suo rapporto con il club di proprietà del Qatar. “Resterò sempre un tifoso del Paris Saint Germain, lo sono fin da bambino. Quando arriveremo in Ligue 1, continuerò a tifare Psg, eccetto due partite all’anno…”. Arnault ha poi spiegato che l’operazione sportiva – realizzata attraverso la holding di famiglia Agache – è stata fortemente voluta da lui e i suoi fratelli, che hanno dovuto convincere il padre. Il patron del gruppo del lusso Lvmh non è particolarmente appassionato di calcio. “Ma penso che abbia visto con il suo occhio imprenditoriale la potenziale creazione di valore intorno al marchio Paris Fc” ha spiegato il figlio.

Il club parigino, fratello povero rispetto al Psg, finisce ora nelle mani di una delle famiglie più ricche di Francia. Arnault ha spiegato di voler portare Paris Fc nell’élite del calcio francese ed europeo, concentrandosi sulla formazione di giovani giocatori piuttosto che sull’acquisizione delle stelle di altri club. “È importante, in ambito sportivo, fare le cose gradualmente, senza fretta”. “Noi ragioniamo sul lungo periodo” ha ribadito. Arnault ha poi citato i tre “pilastri” del progetto che lo hanno spinto all’investimento nel club, primo fra tutti “la formazione”, con l’ambizione di vedere “cinque, sei, sette giocatori o anche di più, uscire dal nostro centro di formazione e finire in prima squadra”.

Cinquemila tifosi a Charlety

Il Paris Fc guida al momento la Ligue 2 e finora ha faticato a trovare nuovi tifosi, con una media di presenze di poco inferiore ai 5.500 spettatori nello stadio Charlety, nonostante i biglietti siano gratuiti. Arnault ha dichiarato che i biglietti resteranno gratuiti almeno fino alla fine della stagione. Il nuovo proprietario è intenzionato a restare nello stadio del tredicesimo arrondissement, con una capienza di 19mila persone. “Mi sembra – ha detto Arnault – che la squadra e i tifosi siano legati a Charlety. Anche a me piace. Da un punto di vista calcistico non è l’ideale ma potrebbe andarci bene. Bisognerà ristrutturarlo”.

Innamorato del calcio – la partita rimasta scolpita nella sua mente è la finale Francia-Italia dell’Euro 2000, con la vittoria in rimonta dei Bleus – Arnault ha poi confidato: “Se mi chiedete un sogno, sarebbe quello di giocare un giorno contro il Liverpool in Champions League. E chissà, forse anche di batterlo”. Sull’investimento che farà la holding di famiglia nel club parigino non ci sono comunicazioni ufficiali, ma Arnault ha confermato in modo informale le notizie riportate dai media su almeno 100 milioni di euro, che potrebbero salire a 200 milioni se il club riuscisse ad entrare nella Ligue 1. La Red Bull porterà la sua esperienza nella gestione sportiva. “Abbiamo alcune competenze in termini di organizzazione e gestione – ha commentato Arnault – ma nessuna in termini di gestione di una squadra di calcio”.

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