Il direttore sportivo del Parma Mauro Pederzoli in conferenza stampa ha commentato il malcontento crescente intorno alla squadra crociata: "L’atmosfera ambientale non è serena, figlia di un girone di ritorno partita non con i risultati che ci aspettavamo. Voglio prima di tutto lanciare un messaggio che deve essere una premessa e deve essere chiaro: qui c’è una società coesa, che lavora e che crede nel lavoro che sta facendo. Questo lo voglio dire a scanso di equivoci: qui c’è una proprietà e un presidente sempre presenti, se non lo è fisicamente è costantemente in contatto, coinvolto in ogni scelta tecnica e non. Alle tante illazioni rispondiamo che qui c’è un lavoro di un club unito, convinto e determinato".
Sulle critiche per il mercato: "Il mercato è stato figlio di tutto questo, di una strategia ponderata e condivisa con la proprietà e con l’area tecnica, che intendo l’area che rappresento e quella di Fabio Pecchia con tutto il suo staff. Nell’ultimo mercato abbiamo fatto delle scelte, alcune possono essere impopolari, possono non piacere, ma fa parte del nostro lavoro prenderle. E sulla base di queste scelte arrivano i giudizi, i pensieri, che io accetto e ascolto. Ma è chiaro che nel mercato ci sono momenti parlando di quello in cui vanno prese delle scelte. Però le scelte sono state fatte con una coscienza tecnica e di lavoro, sono state fatte con un pensiero e una condivisione fra tutti. Ognuno poi è libero di analizzarle come meglio crede. Nel merito, è arrivato Zanimacchia, funzionale, giovane, forte, e ben conosciuto dall’allenatore. Le cessioni?Chi è uscito lo ha fatto perché sentiva forte l’esigenza di cambiare aria, mi riferisco soprattutto a Tutino e Romagnoli, che di fronte a proposte ricevute ci hanno chiesto di andare. Oosterwolde è un discorso diverso, è un’operazione che ha avuto dei risvolti economici importanti".