Dimaro – Vacanza di lavoro. Staccare la spina a stagione iniziata non è la “specialità della casa” di Antonio Conte, che dopo 11 giorni di full immersion nel ritiro di Dimaro – e ad appena 48 ore dalla ripartenza del suo Napoli per la seconda fase della preparazione, a Castel di Sangro – ha infatti scelto per tirare un po’ il fiato una strategica soluzione di compromesso: raggiungendo subito Aurelio De Laurentiis a Ischia. Allenatore e presidente sono da ieri sera sull’isola in compagnia delle rispettive famiglie, ma è scontato che tra un tuffo e una cena insieme troveranno il modo di parlare pure del mercato, visto che nel quartier generale del Regina Isabella a Lacco Ameno dovrebbe fare capolino anche il direttore sportivo Giovanni Manna. Utile e dilettevole, insomma. La campagna acquisti del club azzurro non si è del resto ancora conclusa e a quattro settimane scarse dalla partenza del campionato è giunto il momento per fare il punto della situazione, concordando in sintonia le prossime mosse.
Molto ruota intorno alla trattativa per l’acquisto di Dan Ndoye, che dopo settimane di turbolenze sembra essere ormai arrivata al punto del dentro o fuori. Il Napoli si è infatti stancato delle richieste sempre più esose del Bologna ed è un po’ perplesso pure per l’atteggiamento dell’attaccante svizzero, che non sta facendo particolari pressioni per trasferirsi in maglia azzurra. Per questo De Laurentiis e Conte potrebbero decidere insieme – proprio durante il vertice di Ischia – di mollare la presa e virare su un altro obiettivo: sempre che non ci siano degli improvvisi segnali positivi nelle prossime ore. Il presidente e l’allenatore non vogliono farsi prendere per la gola. Ma allo stesso tempo concordano sulla necessità di completare al più presto la rosa, per sfruttare al meglio la seconda fase della preparazione estiva a Castel di Sangro.
Ecco perché per Ndoye è vicino il momento dell’ultima parola. O il Bologna e lo svizzero accettano le ultime offerte ricevute, oppure il Napoli è pronto per battere altre piste. È possibile che tornino infatti di attualità un paio di obiettivi già inseguiti invano nello scorso mese di gennaio, dopo l’improvvisa cessione di Kvaratskhelia. All’epoca il club azzurre le provò tutte per mettere a disposizione di Conte Alejandro Garnacho: l’attaccante spagnolo naturalizzato argentino del Manchester United. L’affare non si fece per le richieste troppo esose dei Reds e del giocatore, che adesso sono però separati in casa e potrebbero quindi abbassare lo loro pretese. Discorso simile per Federico Chiesa e il Liverpool, ma con l’ostacolo da superare dell’ingaggio molto atto dell’ex esterno offensivo di Nazionale e Juve.
Il Napoli non è disposto a fare follie, questo è certo. Anche perché a Dimaro sono di nuovo salite – ammesso che ce ne fosse bisogno – le quotazioni di Giacomo Raspadori: autore tra l’altro del primo gol stagionale degli azzurri. La sua conferma (in mancanza di richieste irrinunciabili) non si può affatto escludere e la stima di Conte è un altro punto di forza per il jolly offensivo azzurro, che ha il solo handicap di essere un po’ a disagio nel tridente. Ma i campioni d’Italia non hanno il gol facile e non rinunceranno a lui a cuor leggero.