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Platini e Blatter, chiesti 20 mesi di carcere nel processo d’appello

Assolti in primo grado, i due ex dirigenti devono giustificare un trasferimento di denaro di 2 milioni di franchi svizzeri nel 2011

ROMA – Un anno e otto mesi di carcere con sospensione della pena. E’ questa la richiesta del procuratore federale Thomas Hildbrand nel processo d’appello nei confronti dell’ex presidente della Uefa Michel Platini e dell’ex numero uno della Fifa Sepp Blatter accusati di frode, falsificazione di documenti e appropriazione indebita. Il processo si è svolto presso il Tribunale penale federale di Muttenz, in Svizzera. La sentenza è attesa il 25 marzo. Platini (69 anni) e Blatter (88) erano stati assolti in primo grado nell’estate del 2022, i giudici avevano stabilito che la frode «non fosse stata accertata con una probabilità al limite della certezza», concedendo loro il beneficio del dubbio e assolvendo entrambi.

Platini e Blatter tornano a processo

Uno dei più grandi scandali nella storia del calcio, capace nel 2015 di rovesciare i vertici delle due più importanti istituzioni calcistiche. Al centro della vicenda, i due milioni di franchi svizzeri che Platini ha ricevuto dalla Fifa nel 2011 come compenso per consulenze svolte tra il 1999 e il 2002, quando era consulente dell’organo di governo del calcio mondiale e percepiva una remunerazione fissa di 300 mila franchi svizzeri all’anno. Un trasferimento di denaro benedetto da Blatter, tornato in aula lunedì a ormai 88 anni. Platini è tornato a giustificare quel passaggio di denaro: “Un contratto è un contratto, una parola è una parola: la Fifa mi doveva questi soldi”, ha dichiarato Michel in tribunale. Nonostante la richiesta di quei soldi fosse arrivata nel 2011, quasi un decennio dopo la fine del rapporto di consulenza con la Fifa. E con l’autorizzazione di Blatter. Al contrario, per l’accusa era un trasferimento ingiustificato, quindi illegale.

Caso Platini e Blatter: le conseguenze dello scandalo

La vicenda è emersa nel 2015 nell’ambito di un’ampia inchiesta sulla corruzione nel calcio internazionale condotta dalla giustizia svizzera e dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’indagine ha portato a una serie di arresti e all’allontanamento di numerosi dirigenti Fifa, tra cui Blatter e Platini, sospesi da ogni attività calcistica per otto anni (poi ridotti a sei). Platini ha sempre sostenuto di essere vittima di un complotto per impedirgli di candidarsi alla presidenza della Fifa.

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