La Polonia si sblocca. Contro l'Arabia Saudita è arrivata la prima, sospirata vittoria al Mondiale che mancava in una partita "vera" (nel 2018 il successo arrivò nella terza gara, a eliminazione già certa dopo aver perso le prime due partite) dal 2006 e che ha permesso alla nazionale di Michniewicz di tornare in corsa per la qualificazione alla seconda fase, che manca dal 1986.
Nel match deciso dai gol di Piotr Zielinski e di Robert Lewandowski, quest'ultimo al primo centro in carriera in un Mondiale, l'mvp è però stato Wojciech Szczesny, protagonista con un rigore parato sull'1-0 e la respinta nel tap in successivo e con altri interventi determinanti.
Il portiere della Juventus, che non aveva mai vinto una partita in un Mondiale (era in panchina nella terza gara del girone 2018) ha commentato così la propria prestazione e le proprie prodezze: "Avevo studiato come Al Dawsari tira i rigori. Sapevo che avrebbe aspettato di vedere che cosa avrei fatto prima di tirare, mi sono mosso verso sinistra e poi sono andato a destra e alla fine lui ci è cascato. È stato più difficile parare il tiro successivo di Alburayk anche se, in caso di gol, l’arbitro lo avrebbe dovuto annullare perchè era entrato troppo presto in area. La nostra autostima è decisamente aumentata dopo questa vittoria, peccato perché avremmo potuto chiudere la partita con un risultato molto più ampio, segnando di più soprattutto negli ultimi minuti".
"È bello vincere una partita di Coppa del Mondo. È davvero una sensazione molto speciale" la conclusuone dell'ex romanista.