Dortmund – Alla short list delle squadre già qualificate per gli ottavi di finale si è aggiunto a Dortmund anche il Portogallo, grazie alla netta vittoria (3-0) conquistata ai danni della Turchia di Vincenzo Montella, che invece adesso dovrà giocarsi tutto nell’ultima sfida contro la Repubblica Ceca. C’è stata partita solamente all’inizio, poi il gol di Bernardo Silva e una clamorosa autorete hanno chiuso con largo anticipo i conti. Nella ripresa raffica di invasioni di campo di giovani i tifosi lusitani per scattarsi un selfie con Cristiano Ronaldo, che ha firmato l’assist con generosità il tris di Bruno Fernandes ed è rimasto ancora a secco nel torneo. Rivedibile – eufemismo – il piano per la sicurezza al Signal Iduna Park. Gli organizzatori non hanno fatto una bella figura.
«La cronaca della partita»
Le scelte di Montella
In palio c’era il primato solitario nel gruppo F e la possibilità per entrambe le squadre di conquistare con una partita d’anticipo la qualificazione per gli ottavi di finale, approfittando pure del pareggio nell’altra sfida del girone tra Georgia e Repubblica Ceca. Per questo nella bolgia di Dortmund (atti di vandalismo alla stazione prima del fischio d’inizio) c’è stata subito battaglia e a creare il primo pericolo è stata la Turchia: tocco da due passi e quasi a colpo sicuro di Akturkoglu (6′), che però non è riuscito a spingere il pallone in rete. Montella ha cambiato 4 titolari rispetto al debutto e ha provato a forzare il ritmo per mettere in difficoltà il Portogallo, da parte sua più compassato e al tiro in modo abbastanza velleitario in due occasioni con Ronaldo. Scivoloso e per questo parecchio insidioso il terreno di gioco del Signal Iduna Park, anche se sullo stadio è spuntato dopo giorni di temperature quasi autunnali un raggio di sole.
Harakiri Akaydin
Ma a mettere di buonumore la curva occupata dai tifosi lusitani è stato l’improvviso e inatteso vantaggio della loro Nazionale: cross rasoterra di Nuno Mendes, liscio in difesa di Akaydin e rigore in movimento trasformato (21′ pt) con il suo mancino educatissimo da Bernardo Silva. Tutto troppo comodo per l’esperto e talentuoso trequartista del Manchester City, libero di segnare in beata solitudine. La Turchia era entrata meglio nella partita e anche per questo ha accusato il colpo in maniera evidente, andando in tilt e completando pochi minuti dopo (28′) il suo imperdonabile harakiri. Un innocuo retropassaggio di Akaydin – sempre lui… – ha infatti preso in contropiede il portiere Bayindir, che è pure scivolato e non ha potuto così impedire al pallone di rotolare in maniera beffarda in fondo alla rete.
Leao, altro giallo per simulazione
Il Portogallo si è dunque trovato quasi senza accorgersene a gestire un doppio vantaggio e si è convinto di poter giocare sul velluto (ammonito per simulazione Leao, che salterà per squalifica la prossima gara contro la Georgia), concedendo agli avversari di arrivare per due volte al tiro col guizzante Akturkoglu e Kocku, che hanno trovato sulla loro strada l’attento portiere Diogo Costa. Rabbiosa la reazione della squadra di Montella, in un clima da corrida che ha costretto l’arbitro tedesco Zwayer a estrarre a ripetizione il cartellino giallo, nel tentativo di placare con fermezza gli animi.
L’intervallo è arrivato al momento giusto per evitare guai peggiori e anche per togliere dall’imbarazzo personale Cristiano Ronaldo: pochissimi palloni toccati e pure male, nonostante il risultato nettamente favorevole al suo Portogallo. Peggio di lui tra i compagni soltanto Leao, sostituito nella ripresa da Neto. Montella ha cercato invece di correre ai ripari con l’ingresso di Yazici e il timido risveglio di Yilmaz, che dopo 8′ ha testato dalla distanza i riflessi di Diogo Costa. Inascoltata la preghiera dei tifosi della Turchia, che hanno invocato a gran voce un po’ di spazio dalla panchina per la giovane stella Arda Guler, autore di un gol gioiello contro la Georgia.
Bruno Fernandez chiude i giochi
E’ stato invece facile facile il tris segnato poco dopo (10′) da Bruno Fernandes: tocco a porta vuota sull’assist raramente così generoso di CR7, che era scattato sul filo del fuorigioco. Il fascino di “Mister Siuuu” rimane però planetario e a ricordarlo a tutti ha provveduto un bimbo con in mano il telefonino, che ha invaso tra gli applausi il campo per farsi un selfie con il suo idolo. Il resto è stato accademia. A gara ormai compromessa s’è visto finalmente Guler e Akaydin ha concluso il suo pomeriggio da horror facendosi male. Dall’altra parte il ct lusitano Martinez si è goduto viceversa la solidità della sua difesa (ovazione nel finale per Pepe), che non ha concesso ai rivali neanche di salvare la bandiera. Altra invasione nel finale per un selfie con Ronaldo, stavolta di un adolescente, fischiato. Poi a Dortmund è calato il sipario.
Il tabellino di Turchia-Portogallo
Turchia 0
Portogallo 3 (21′ pt Bernardo Silva, 28′ pt aut. Akaydin, 10′ st Bruno Fernandes)
Turchia (4-2-3-1): Bayindir 5 – Çelik 5, Akaydin 4 (30′ st Demiral sv), Bardakci 5.5, Kadioglu 5.5 – Çalhano?lu 5, Ayhan 5.5 (13′ st Yuksek 5) – Aktürkoglu 6 (13′ st Yilmaz 5.5), Kökçü 5.5 (1′ st Yazici 6), Akgün 5 (25′ st Guler 5) – Yilmaz 5. Ct. Montella 5.
Portogallo (4-3-3): Diogo Costa 6.5 – Cancelo 6 (23′ st Semedo 6), Pepe 6.5 (38′ st Silva sv), Ruben Dias 6.5, Nuno Mendes 6 – Bruno Fernandes 7, Palhinha 6 (1′ st Neves R. 6), Vitinha 6.5 (43′ st Neves J. sv) – Bernardo Silva 7, Cristiano Ronaldo 6, Leao 5 (1′ st Neto 6). Ct. Martinez 6.5.
Arbitro: Zwayer (Ger) 6.5.
Note: ammoniti Bardakci, Leao, Akaydin, Celik e Palinha.