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Povero Milan, svanita la Champions non resta che il derby

Rossoneri in crisi, Conceiçao contro l’Inter in Coppa Italia ha l’ultima occasione di salvare la stagione

Milano – Nella commedia americana Ricomincio da capo un eccezionale Bill Murray per uno scherzo del destino si trova a dover rivivere la stessa giornata all’infinito. Al Milan quest’anno succede qualcosa di simile. Ogni partita ricapitano gli stessi errori, inesorabili e penalizzanti: la fragilità della difesa e gli approcci sbagliati sono una costante. Con il Napoli è arrivata la sconfitta numero nove, come la posizione in classifica che taglia fuori il Diavolo dalla corsa al quarto posto. Per provare a salvare la stagione resta la Coppa Italia, con la doppia sfida all’Inter che da domani potrebbe rinvigorire un ambiente sfiduciato: anche al Maradona sono andati in scena i cori contro la proprietà. Intanto proseguono le manovre per il Milan che verrà. Domenica l’ad Furlani ha parlato di nuovo con Paratici, il candidato numero uno per il seggio vacante da ds. Nessuno vuole correre, ma la strada sembra tracciata. In seconda linea D’Amico e Tare.

Il Milan si condanna sempre a rincorrere

C’è però prima da concludere dignitosamente questa stagione. Conceiçao è ancora carico come il primo giorno. La squadra è rientrata in piena notte, e di prima mattina Sergio era già a Milanello per preparare l’allenamento del pomeriggio (in cui c’era anche Thiaw). Vorrebbe che i suoi giocatori fossero più aggressivi in campo, intensi per 90 minuti. Il primo problema da risolvere è questo, l’approccio alle partite: contro il Napoli i rossoneri sono andati sotto per la quarta gara di fila (dopo Lazio, Lecce e Como), la quinta nelle ultime sei. I punti ottenuti da situazioni di svantaggio sono 15 (solo il Bologna ha fatto meglio con 16), ma certo non ci si può sempre appigliare alle rimonte per tenere la barra dritta.

La maledizione dei rigori rossoneri

Conceiçao ci sta lavorando, su questo e sulla solidità della difesa. Le due reti subite al Maradona hanno evidenziato letture sbagliate e una generale leggerezza: manca un po’ di sana cattiveria, quella tigna che può far vincere o perdere un contrasto (ad esempio Gabbia su Politano). Il terzo problema, i rigori: i rossoneri ne hanno sbagliati quattro su nove, media realizzativa del 55,6 per cento. Dal dischetto sono caduti Hernandez, Abraham, Pulisic e Gimenez. Tanti tiratori diversi, un sintomo di confusione. Al Maradona Pulisic ha ceduto il pallone al compagno per permettergli di sbloccarsi, un gesto cavalleresco che però ha condannato il Diavolo.

La delusione di Joao Felix a Napoli

Ultimo punto, alcune discutibili scelte di Conceiçao. Su tutte, ha fatto rumore la panchina di Leao a Napoli. Una decisione presa quando i giocatori sono rientrati dalle nazionali. Rafa aveva giocato tanto col Portogallo ed era stanco, Joao Felix era riposato e aveva dato risposte positive col Como (gara in cui invece Leao aveva faticato). Per questo, meritocrazia e gestione delle forze, il numero 10 è partito dalla panchina. Il tecnico portoghese ha ragionato per priorità: lo ha voluto preservare per averlo al massimo nel derby.

Leao titolare contro l’Inter

Contro l’Inter, infatti, Rafa dovrebbe riprendere il suo posto da titolare. La Coppa Italia sarebbe il secondo trofeo in una stagione complicata e vale l’accesso all’Europa League. La finale invece basterebbe per tornare a difendere la Supercoppa. Si va verso il rientro dal primo minuto pure di Gimenez e di Musah: al derby, una delle poche note liete stagionali, si andrà con l’abito da festa.

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