LONDRA – Nel primo tempo, tutti si chiedono: e se questa fosse un’altra favola? E se questo fosse un altro clamoroso Leicester? L’incredibile avanzata del Nottingham Forest sembrava continuare: di nuovo in vantaggio contro la capolista Liverpool, per oltre un tempo distante solo tre punti. Del resto, i Reds in questa stagione, in Inghilterra e in Europa, prima di stasera avevano perso soltanto contro una squadra: il Nottingham Forest di Nuno Espirito Santo appunto. 1-0 in casa all’Anfield all’andata. Ma stasera il miracolo sportivo non si ripete: alla fine è 1-1, che forse accontenta tutti.
«La classifica di Premier»
Wood segna ancora
Insomma, i garibaldini sono stati svegliati da questo sogno. Garibaldini di nome e di fatto: hanno le magliette rosse in onore del patriota italiano. E in campo sono irriducibili. La grande partenza di stasera contro il Liverpool, che nessun altro è riuscito a sconfiggere quest’anno, incarna tutta l’essenza di queste valchirie delle Midlands inglesi: tre passaggi e si va in porta. Così il Forest passa subito in vantaggio, all’ottavo minuto: l’ex promessa del Chelsea Hudson Odoi ruba palla a uno come Momo Salah, palla ad Elanga e imbucata per il 32enne neozelandese Chris Wood che insacca il suo 13esimo gol in campionato.
Diogo Jota firma il pari
E poi l’altro comandamento di questa squadra rivelazione: una difesa (quasi) insuperabile. Grazie all’acquisto di Milenkovic dalla Fiorentina, uno dei migliori in Europa nei duelli aerei e “pagato solo 15 milioni di euro”, ancora godono a Nottingham. Ma stasera l’altro centrale, il brasiliano Murillo ha giocato una partita semplicemente monumentale, almeno fino al secondo tempo. Quando si fa beffare su calcio d’angolo da uno dei più bassi, Diogo Jota, appena entrato al posto di Konaté.
Sels chiude la porta
È qui che il Liverpool dimostra di essere una corazzata quasi insuperabile. Dopo un primo tempo opaco e il pareggio dell’attaccante portoghese, i Reds salgono in cattedra e dominano la partita. E se non riescono a vincerla, con Salah, Jota e Gakpo che sfiorano continuamente la rete, è solo per i miracoli del portiere belga Sels e salvataggi clamorosi sulla linea come quelli dell’ex Torino Aina.
Insomma, il Liverpool di Arne Slot si dimostra la stragrande favorita a vincere questa Premier League. Ma se i sogni di una nuova impresa alla Brian Clough si infrangono, il Forest si conferma una squadra tosta, tuttora al secondo posto a sei punti dal Liverpool (con un match in meno), davanti di una lunghezza rispetto all’Arsenal (che pure deve recuperare una partita), ma in piena corsa per un posto in Champions l’anno prossimo.
Il City spreca, 2-2 con il Brentford
Nell’altro big match di giornata il Manchester City è ancora malaticcio e si fa raggiungere nel recupero dal Brentford a Londra. Eppure la squadra di Guardiola è avanti 2-0 fino al settantesimo grazie alla doppietta di Foden, prima su grande assist di un recuperato Kevin De Bruyne, poi dopo una azione insistita di Savinho. Ma il City, senza Ruben Dias, Stones, Walker e ovviamente Rodri e con un’ala come Matheus Nunes terzino destro, si dimostra ancora una volta pericolante in difesa. E si fa uccellare dalle “api” di Thomas Frank: prima accorcia le distanze Wissa da pochi passi dopo un buco clamoroso di Aké. Poi al 92’ è Noorgaard ad anticipare Akanji per un pareggio giusto che fa impazzire il Gtech community stadium. Il City avanza a 35, al sesto posto, a 12 punti dal Liverpool nonostante una partita in più.
James salva il Chelsea
Ma continua anche la crisi del Chelsea, che non vince oramai da sei giornate: secondo pareggio consecutivo dopo due sconfitte per i blues di Maresca. Stavolta a prendersi un punto allo Stamford Bridge è il Bournemouth grazie al 2-2 finale. Eppure i cherries, attualmente straordinari settimi, stavano per sbancare Londra nonostante il dominio dei padroni di casa. Perché dopo la rete iniziale del solito Cole Palmer, il Bournemouth la ribalta prima con l’ex romanista su rigore e poi Semenyo. Ma il redivivo Reece James, dopo un calvario di infortuni che lo ha tenuto fuori oltre un anno, la riacciuffa al 95esimo con una punizione sul secondo palo. Il Chelsea di Maresca resta quarto, a dieci punti dal Liverpool e una partita in più. Ma potrebbe essere scavalcato dal Newcastle, che deve ancora recuperare un match.