PARIGI – “L’Inter ci somiglia, sarà una delle migliori finali viste negli ultimi anni”. A dieci giorni dall’appuntamento di Monaco di Baviera, Luis Enrique parla di Inter-Psg ricoprendo di elogi i rivali che troverà: “L’Inter non è soltanto Thuram-Lautaro, ma anche un grande allenatore, tre centrocampisti che amano tenere la palla come anche i difensori, a partire da Bastoni. È superiore a noi fisicamente e molto forte sui calci piazzati. Chi è favorito? Non lo so, non sono divino”.
Luis Enrique, seconda finale di Champions
Sabato il Psg si giocherà la Coppa di Francia con il Reims, “il modo migliore per preparare la finale di Monaco”. Parla di “sogni che si possono realizzare, perché tutti desiderano giocare una finale di Champions, ma pochissimi ci riescono”. Per lui sarà la seconda, dopo quella vinta dal Barcellona di Messi e Neymar contro la Juventus. “Tutti mi dicevano che era facile vincere con quella squadra, ma non era così. Però è vero che si tratta di due percorsi completamente diversi: qui c’è un progetto impostato sui giovani e sulla ricerca di campioni di alto livello con la mentalità di chi gioca per la squadra. Non è facile trovarne, nel calcio di oggi, ma noi ci siamo riusciti. Se devo dire l’aspetto in cui siamo migliorati di più è l’abilità degli attaccanti nel difendere”.
Sembra una frecciata a Mbappé, alla stella rimpiazzata dal collettivo. “Ma anche l’anno scorso eravamo una squadra. Però è vero che molti credevano che avremmo segnato la metà dei gol, invece abbiamo già migliorato il dato della stagione passata”.
Lo spettacolo di Inter-Barcellona
Le semifinali tra Barcellona e Inter se l’è godute “come appassionato e come allenatore: bellissime. Non pensavo che ci sarebbero stati tanti gol. L’Inter mi ha colpito perché non è stata mai sotto, ha gestito benissimo ogni momento, ha attaccato bene sia in transizione sia di posizione. È una squadra che come noi ama tenere la palla, spero che la finale somigli a quelle due semifinali”.
