Il fenomeno del PSG Kylian Mbappe, fresco di rinnovo coi parigini fino al 2025, si è presentato in conferenza stampa per spiegare le ragioni del no al Real Madrid, da Mbappe sempre definita la sua squadra dei sogni.
Queste le parole del classe 1998, alla sua quinta stagione sotto la Tour Eiffel:
“È stata una decisione complicata, ma ho sempre desiderato concentrarmi sul campo e prendere tempo per scegliere nel modo migliore. Non sento la pressione, ce l’ho da quando ho 14 anni. La scorsa stagione volevo andarmene, lo sanno tutti e credevo fosse la scelta migliore in quel momento. Le cose sono cambiate però, ora il contesto è diverso, sia dal punto di vista sportivo sia personale. Ero libero di scegliere e so quanto importante fosse rimanere in Francia dove sono nato e cresciuto. Ci sono i sentimenti dietro la mia scelta. La mia storia qui non è terminata, possiamo scrivere ancora tante pagine insieme”.
Mbappe parla anche dei presunti poteri decisionali che gli sarebbero stati concessi a livello di scelta dell’allenatore e del direttore sportivo:
“Io sono un componente della squadra. Non vado oltre questo. Ovviamente adoro il calcio, tutti sanno che mi piace parlarne, ma non andrò oltre il mio semplice ruolo di giocatore. Non necessito di responsabilità particolari per sentirmi coinvolto nel progetto. Il capitano è Marquinhos e non penso di sorpassarlo. Non mi serve essere capitano per dare il mio punto di vista ed essere d’esempio sul campo”.
Mbappe spende alcune parole anche per parlare del Real Madrid, rifiutato nonostante un’offerta presentata da Florentino Perez di 25 milioni di euro a stagione:
“La decisione è stata presa la scorsa settimana. Non ne ho parlato pubblicamente dato che il club non voleva, volevamo mantenere il segreto, che fosse una sorpresa. Ho preso la decisione prima di telefonare a Florentino Perez: ho molto rispetto per lui e per il Real. Mi volevano rendere felice e li ringrazio per questo e dunque volevo parlargli in prima persona della mia decisione per rispetto. Cosa posso dire ai tifosi del Real? So che saranno delusi, ma spero che capiranno che ho deciso di rimanere nel mio paese. Sono francese e in quanto tale vorrei rimanere qui e portare la Francia al top”.
Infine, una considerazione sul suo futuro come giocatore del PSG:
“Una cosa che ho imparato nel calcio è che non si può guardare tanto in là nel tempo. Ho preso la decisione migliore per me oggi, non so cosa succederà in futuro. Abbiamo parlato soprattutto di calcio, abbiamo dedicato pochi minuti ai soldi. Voglio gestire la mia carriera nel migliore dei modi per me stesso”.