Domani la Spagna cercherà i quarti di finale contro il Marocco e Luis Enrique non rinnega la propria filosofia di gioco, dopo lo scivolone contro il Giappone: "C'è disinformazione, non vale la pena che quando vinci ti mettono sulle nuvole e quando fallisci ti criticano. Gli attaccanti sono i primi difensori nel mio modo di vedere il calcio e continueremo a giocare da dietro: non è facile interpretarlo, ma il Giappone ha giocato meglio di noi 10 minuti e si vedranno più minuti come quelli se andremo avanti, a calcio gioca anche l'avversario. Devi guardare sempre gli aspetti positivi, invece qui si guardano sempre quelli negativi. Il Marocco è la squadra più in forma e ha un pubblico numeroso a sostenerlo, ma i 5 mila spagnoli si faranno sentire".
Pedri fa da eco al suo allenatore: "Mi trovo bene con questo stile di gioco, mi diverte e non vedo l'ora di giocare contro il Marocco. Arrivati alle gare da dentro o fuori, non possiamo incappare in un black-out del tipo di quello vissuto contro il Giappone, perché torneresti a casa".