Il CT della nazionale argentina Lionel Scaloni ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale della Coppa del Mondo in Qatar tra Argentina e Brasile. La prima domanda rivolta al tecnico della Seleccion riguarda il pericolo pubblico numero 1 della Francia, ovvero Mbappe:
"È un compito di squadra, non individuale. E non ci sarà solamente Mbappé. Al di là del fatto che è un grandissimo giocatore, la Francia ha altri calciatori che gli passano i palloni e fanno anche meglio. È ancora giovane e continuerà a migliorare, non ci sono dubbi".
Una parola anche su come sta vivendo la vigilia di una gara così importante come la finale di un Mondiale, riportata da fcinternews.it:
"L'altro giorno, nella precedente conferenza stampa, ho detto che sono nel posto dove ogni argentino vorrebbe essere. Sono orgoglioso e molto emozionato per il momento che stiamo vivendo. Questi sono momenti così belli da godersi. Un bilancio della mia esperienza da ct della Seleccion? Fin dal primo giorno abbiamo pensato che la nostra idea fosse che la Nazionale argentina fosse di tutti. Dare a qualsiasi calciatore la possibilità di indossare la maglia. Durante questi quattro anni lo abbiamo fatto. Abbiamo un gruppo spettacolare che dà l'anima per la maglia e si concede al massimo, chiunque giochi. Il cardine di tutto questo era continuare a confidare in un progetto e in un gruppo di giocatori che ci avrebbero dato gioia".
C'è infine un pensiero per i ragazzi che hanno fatto parte del percorso dell'Albiceleste nelle qualificazioni e che, per una ragione oppure un'altra, non sono parte della spedizione qatariota: Alle porte della finale voglio sottolineare che i ragazzi che facevano parte della squadra stanno arrivando a tifare la squadra: Nico González, Joaquín Correa, Juan Musso, Pereyra, Martínez Quarta, Lo Celso. Ci riempie di orgoglio che vogliano esserci, significa che qualcosa si è formato e questo per noi è il trionfo più grande, che vivano il Mondiale come la gente".