Per il Galles la partecipazione al Mondiale 2022 sarà storica. In tutti i sensi. Tornata alla fase finale della competizione dopo 64 anni, i Dragoni si apprestano a vivere una svolta epocale dopo la fine dell’avventura in Qatar: quella del cambio di nomenclatura.
L’Amministratore Delegato della Football Association of Wales, Noel Mooney, ha infatti dichiarato pubblicamente la volontà di abbandonare il nome storico Galles a favore di Cymru, che è il nome del paese in lingua gallese, storicamente utilizzato a Cardiff e dintorni.
L’Uefa non sembra volersi opporre alla proporre alla proposta ufficiale, che deve comunque essere ancora depositata dalla Federazione.
"La Nazionale dovrebbe sempre chiamarsi Cymru, è così che la chiamiamo qui – ha detto Mooney – A livello nazionale ci chiamiamo Cymru e se guardate i nostri account o il sito web siamo solo Cymru. Dunque, anche a livello internazionale sentiamo che sia il momento di cambiare, di avere necessità di essere riconosciuti così".
Ma non finisce qui, perché la Federazione ha deciso anche che ct e giocatori saranno liberi durante il Mondiale di esporsi sui temi inerenti alla comunità LGBTQIA+, argomento che dovrebbe invece restare offlimits in base alle leggi qatariote:
Mark Evans, che ha inoltre rivelato come un numero “significativo” dei dipendenti della federazione abbia scelto di non andare in Qatar proprio per i mancati diritti.
“Abbiamo avuto un briefing con i giocatori e abbiamo deciso che potranno parlare di qualsiasi argomento durante le conferenze stampa” ha detto il capo della federazione Mark Evans. Gareth Bale indosserà inoltre la fascia da capitano arcobaleno.