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Quasi un secolo di rivalità e tre scudetti a testa, per Napoli e Roma il sogno è centrare il poker

Tre scudetti a testa. Chi arriverà per primo al poker? Napoli e Roma si contendono nella geografia del calcio italiano anche la supremazia centro-meridionale ed è un altro dei leitmotiv dell’attesissimo Derby del Sud, che andrà in scena oggi pomeriggio allo stadio Diego Armando Maradona.

Tra gli azzurri e i giallorossi c’è infatti una rivalità a 360 gradi e che va di molto al di là dei 90’ in programma a Fuorigrotta, dove si affrontano le due squadre che sono riuscite più spesso a interrompere l’egemonia dei top club settentrionali. Rare eccezioni, mai la regola. E nulla di paragonabile ai ricchi palmares di Juventus, Inter e Milan, che possono esibire nelle rispettive bacheche trofei e titoli in quantità industriale. Di tanto in tanto si è aperto però qualche piccolo spiraglio nell’egemonia lombardo-piemontese e in sei occasioni (equamente divise) sono riusciti ad approfittarne proprio i capitolini e i partenopei, ritagliandosi così degli storici momenti di gloria.

La festa più recente è stata quella del Napoli nel 2023, con la conquista dopo 33 anni di interminabile attesa del terzo scudetto. Ma gli azzurri non si sono cullati sugli allori e in questa stagione sono in corsa pure per vincere il terzo titolo, visto che dopo tredici giornate la squadra di Conte è da sola al comando della classifica. Tra gli obiettivi della presidenza di Aurelio De Laurentiis c’è quello di eguagliare la fantastica doppietta riuscita alla guida del club a Corrado Ferlaino: nel 1987 e nel 1990. Erano le stagioni magiche di Diego Armando Maradona e dei primi titoli tricolori conquistati nella storia del calcio italiano più a Sud della capitale. Fu allora che cominciò a infiammarsi la rivalità con la Roma, che adesso rischia di incassare nell’albo d’oro per colpa di un trend negativo il bruciante sorpasso degli avversari.

Il Napoli è in ascesa. I tre scudetti dei giallorossi (datati 1942, 1983 e 2001) sono invece molto lontani, più dilatati nel tempo tra loro e non sono mai bastati per gettare le basi per l’apertura di un ciclo stabile ad alti livelli, nella capitale. Gli exploit sono infatti rimasti sempre estemporanei e sono arrivati con presidenze e protagonisti diversi. L’ultima gioia ai tifosi della Roma la regalò 23 anni fa Francesco Totti e da allora è calato il sipario, tant’è che pure l’attualità – nonostante la proprietà americana – sta regalando più amarezze che gioie.

Il Napoli e la Roma competono tra di loro da quasi un secolo: anno di fondazione per gli azzurri il 1926, per i giallorossi il 1927. Quella di oggi al Maradona sarà la sfida numero 177, tra campionato e altre competizioni. I tre scudetti a testa conquistati dalle due squadre sono la prova di un grande equilibrio, che però potrebbe non essere duraturo. Nella caccia al poker Conte è molto più avanti.

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