“Dovremo entrare in campo e fare il nostro gioco senza pensare al vantaggio. Se entreremo con il pensiero che possiamo anche pareggiare, perderemo”. Claudio Ranieri è chiaro alla vigilia della gara di ritorno di Europa League con l’Athletic Bilbao. “Ci attende una partita difficile. L’Athletic è una squadra diversa rispetto alle altre spagnole, è diretta, va subito a cercare la porta come piace a me, cercheranno di metterci sotto pressione, sospinti dal pubblico sapendo che hanno solo un risultato per passare il turno. Noi stiamo costruendo una squadra di personalità e dobbiamo scendere in campo senza paura. Dovremo attaccare e difendere in 11”.
“Bivio della stagione? Lo sapremo vivendo”
Ranieri, da allenatore del Valencia, ha già vinto al al San Mames: 0-3 nel febbraio del 1996. “Sono orgoglioso di quello che ho fatto – sottolinea -. Poi quando smetterò vedrò cosa ho fatto, ma conoscendomi vedrò quello che ho sbagliato e saranno tante le cose. Ma tutto questa non mi pesa, come non mi esaltano le cose fatte bene”. A chi gli chiede se la gara con l’Athletic sarà un bivio della stagione risponde: “Lo sapremo solo vivendo. Ai ragazzi chiedo sempre di cancellare la partita precedente a prescindere dal risultato. Quanto fatto è acqua passata, pensiamo a domani. Finita quella ho già tutti i video del Cagliari. Non mi interessa se questo è il bivio della stagione”.
“La forza della Roma sono i giocatori, io cerco di fare pochi danni”
Quel che è certo è che all’appuntamento arriva una Roma ben diversa da qualche mese fa, anche per merito di Ranieri. Il tecnico giallorosso si schermisce: “L’allenatore bravo è quello che fa meno danni, la nostra forza sono i giocatori e io ho la fortuna che mi seguono e sono bravi. Se sbaglio sanno che lo faccio in buona fede. Avere poi 5 giocatori che non cominciano titolari anche se lo meriterebbero è una fortuna”.
Dybala: “Io leader grazie ha Ranieri, mi ha dato fiducia”
Fortuna è soprattutto avere al fianco uno come Dybala che Ranieri definisce “un leader totale”, perché “è partecipe al bene comune della Roma”. Non a caso la Joya, a chi gli chiede se spera di poter festeggiare proprio a Bilbao i 200 gol in carriera, risponde così: “Sarebbe bellissimo, ma se succede l’importante è che sia per passare il turno, quella è la cosa più importante: tornare a Roma con la qualificazione. In gare così bisogna essere meno egoisti e pensare al bene della Roma”. Parole da leader, non solo più tecnico, ma anche carismatico. Una trasformazione nella quale “Ranieri mi ha aiutato – spiega Dybala -, perché con la sua esperienza mi ha trasmesso la fiducia di poter aiutare i compagni, soprattutto i più giovani. Nello spogliatoio non urlo o tiro calci, ma cerco sempre di dare una parola di fiducia quando serve”. L’obiettivo, così, diventa cancellare la finale di Budapest. “Ci ha lasciato un sapore molto amaro – confessa l’argentino -. Alla finale manca ancora tanto, ma noi abbiamo il desiderio di voler tornare al San Mames”.