La versione di Jack. Che è quella di un centravanti atipico ovviamente, ma comunque efficace se supportato dal gioco dei compagni. Lo ha dimostrato nell’amichevole contro il Brest.
Antonio Conte ha scelto Raspadori come punto di riferimento offensivo in attesa che si sciolga quel nodo gordiano relativo al futuro di Victor Osimhen. Jack non ha battuto ciglio e ha incantato i tifosi presenti allo stadio Patini con un gol tipico del suo repertorio. Controllo di destro e sinistro vincente. Jack ha questi colpi e si dimostra efficace quando si esibisce a ridosso dell’area di rigore.
Sull’eterno dibattito sul suo ruolo, Raspadori ha sempre avuto le idee chiare: «Mi sento un attaccante centrale», anche se poi spesso si è adattato da esterno offensivo. Prima punta con licenza di arretrare e creare lo spazio all’inserimento dei compagni, oppure attaccante in appoggio ad un bomber vecchio stampo, questo l’identikit tattico di Raspadori.
Conte, in condizioni ideali, lo vedrebbe meglio come supporto, ma al momento ha puntato sul suo talento per riempire la casella del centravanti che è ancora senza padrone. La prova col Brest è stata positiva e Raspadori ha lanciato la sua candidatura per la prima uscita ufficiale, in programma sabato 10 al Maradona contro il Modena nei trentaduesimi di Coppa Italia.
Conte ha promosso un blocco squadra (in campo per 65 minuti) che farà le prove generali domani pomeriggio col Girona: tutti gli altri, le cosiddette alternative, ieri mattina sono stati impegnati in un allenamento congiunto contro la Cavese (terminato 3-2 con doppietta di Cheddira e rete di Ngonge).
Jack, invece, tornerà protagonista con gli spagnoli e ha l’obiettivo di continuare ad esaltarsi. Il suo miglior momento a Napoli è stato proprio da falso nueve nella stagione dello scudetto, quando Osimhen si è infortunato tra settembre e ottobre. È stato decisivo in una squadra dai meccanismi perfetti che poi ha vinto nettamente il campionato.
Raspadori vorrebbe tanto ripetersi per ottenere la definitiva consacrazione di campione. Ha 24 anni ed è di fronte ad un vero e proprio bivio: punta ad avere continuità per lasciare il segno e abbandonare quell’etichetta di eterno talento che ormai gli sta stretta. Jack vuole dare il massimo in attesa che si sblocchi la questione relativa al numero 9.
Quello attuale è Victor Osimhen: ieri ha fatto pure lui gli auguri social al Napoli (che ha compiuto 98 anni), assieme ai tanti appassionati e ad ex come Mertens (“Auguri amore mio”, ha scritto il belga) ma il suo futuro resta un rebus. Osimhen ha messo il Psg in cima alla lista delle preferenze, ma i francesi non hanno ancora trovato l’accordo col Napoli: servirebbe un rilancio per avvicinarsi ai 100 milioni di euro, la cifra individuata da De Laurentiis per lasciar partire il suo campione. Aspetta di ricevere notizie pure Romelu Lukaku che ha messo l’azzurro in cima alla lista delle sue preferenze: qualche sondaggio dalla Premier League c’è stato, ma al momento Big Rom non prende in considerazione altre ipotesi.
Ovviamente non potrà aspettare in eterno, ma è fiducioso che la prossima settimana possa sbloccarsi la situazione. Vuole tornare a lavorare con Antonio Conte che ha definito il miglior allenatore della sua carriera: il tandem ha fatto le fortune dell’Inter dal 2019 al 2021 ed entrambi vorrebbero riprovarci allo stadio Maradona. Lukaku, intanto, è già in città.
È apparso a San Gregorio Armeno, nella bottega del maestro Genny Di Virgilio che lo ha sistemato accanto ad Antonio Conte. Big Rom ha la maglia dello scudetto («Una sorta di augurio», ha commentato Di Virgilio) e sovrasta una scritta (“Ti aspettiamo a Napoli”) che sintetizza un po’ il pensiero dei tifosi, ansiosi di conoscere il proprietario della numero 9. Nel frattempo tocca a Raspadori. La versione di Jack è differente, ma al momento funziona e può fare la differenza.
