Il Real vince 2-1 contro l’Atletico, aggiudicandosi il primo atto degli ottavi di Champions al Bernabeu. Un derby di Madrid all’insegna della paura, con Simeone e Ancelotti che hanno pensato più a non scoprirsi che a un duello all’arma bianca. Eppure, nonostante le assenze dello squalificato Bellingham e degli infortunati Carvajal, Ceballos e Militao tra i Blancos e di Azpilicueta e Koke tra i Colchoneros, sono state le giocate dei singoli a impreziosire la partita: Rodrygo e Alvarez nel primo tempo e Brahim Diaz nella ripresa hanno segnato reti bellissime, accelerate di classe in una gara dai ritmi compassati.
Rodrygo colpisce subito
L’avvio è stato uno choc per l’Atletico, messo subito sotto dalle giocate di Rodrygo. Il brasiliano ha preso di mira il povero Galan, passato in pochi anni dalle serie inferiori al derby di Champions. Sono bastati quattro minuti, e un’imbucata perfetta di Valverde, per lanciarlo in area: dopo aver saltato Galan e Lenglet, ha fatto partire un gran sinistro sul palo opposto, imprendibile per Oblak (5° gol in 9 partite). Colpito a freddo l’Atletico ha rischiato di capitolare, ma dopo la paura iniziale si è ricompattato, trovando nell’onore ferito lo stimolo per risalire.
Il ritorno dell’Atletico, perla di Alvarez
Lentamente ma inesorabilmente il Real è calato e gli ospiti hanno sistemato la fase difensiva, ingabbiando uno svogliato Mbappé, per poi scatenarsi con ripartenze rapide e feroci. L’elastico biancorosso ha prodotto prima un tiro “masticato” di Giuliano Simeone su corner, quindi una golosa occasione per Lino, anticipato sulla linea da Valverde. Il gol si è materializzato nella perla di Alvarez: l’argentino ha attaccato la profondità defilato sulla sinistra, ha saltato Camavinga facendo partire un gran tiro a giro di destro che ha sbattuto sul palo opposto ammutolendo il Bernabeu.
Brahim Diaz, che giocata
Nella ripresa l’Atletico ha allungato i tentacoli sulla partita, abbassando il ritmo ma gestendo con sicurezza la palla. Il Real ha osservato a lungo, quasi ipnotizzato: a svegliare dall’impasse i Blancos ci ha pensato una giocata di Brahim Diaz. Al 55′ l’ex Milan ha ricevuto palla in area da Mendy, ha messo letteralmente a sedere Gimenez con una finta trovando di destro l’angolo opposto per il nuovo vantaggio per la squadra di Ancelotti. La reazione è arrivata prima al 60′, con un bel diagonale di Griezmann respinto da Courtois, poi un minuto dopo con una buona occasione per Gimenez alta sopra la traversa.
Le mosse di Simeone
La girandola di cambi ha cambiato volto alle due squadre, ma non hanno cambiato l’inerzia della partita, ancora in mano alla squadra di Ancelotti. Che nel recupero ha avuto l’occasione del 3-1 con la prima e unica fiammata di uno spento Mbappé: il passaggio per Vinicius, troppo arretrato, è stato disinnescato da Le Normand. Il tiro di Modric sulla ribattuta è stato bloccato da Oblak, rimandando tutto al match di ritorno (mercoledì 12 marzo) in casa dell’Atletico, quando non ci sarà più spazio per la paura.