NAPOLI – Il tesoro in panchina: David Neres per il Napoli, Lautaro Martinez per l’Inter. Mancano 90’ alla fine del campionato ed è arrivato per Conte e Inzaghi il momento di sparare le loro ultime cartucce nella volata scudetto. I due attaccanti sono reduci da infortuni e sembrano quindi destinati a essere utilizzati solo part time, nelle sfide della verità in programma per la capolista al Maradona col Cagliari e per i nerazzurri in trasferta a Como. Ma il duello è molto serrato e ogni mossa può fare la differenza.
I due match ball gettati via
All’ultimo round sono arrivate entrambe in modo affannoso e stremate da tre mesi di logorante corpo a corpo, in cui hanno gettato via un match ball a testa: il Napoli due settimane fa con il Genoa e l’Inter domenica con la Lazio. Nessuna delle due squadre che si sono alternate al vertice ha dimostrato finora di avere nei guantoni il colpo del ko e a giocare un brutto scherzo ai due tecnici sono state le pressioni. All’attuale capolista è venuto infatti il braccino in prossimità del traguardo: due punti in 180’. I campioni d’Italia in carica hanno invece dato il meglio in Europa, quando si sono liberati del peso del pronostico e hanno spedito al tappeto contro pronostico Bayern e Barcellona, approdando alla finale di Champions. C’è insomma un deficit di personalità alla base dell’equilibrio — al ribasso — a cui si sono condannate le pretendenti al tricolore, che sarà assegnato a una quota al di sotto della media.
Il Napoli padrone del proprio destino
Il Napoli guida infatti la classifica con 79 punti e l’Inter rincorre a una lunghezza di distacco. Nell’ultimo chilometro di domani le pressioni si sposteranno di nuovo sulle spalle degli azzurri, che ospitano il Cagliari sapendo di essere padroni del loro destino: un successo e i conti per lo scudetto sono fatti. Lo psicodramma a San Siro con la Lazio ha invece liberato se non altro dal peso del pronostico i nerazzurri, che faranno visita al Como con la spensieratezza di chi non ha più niente da perdere: la stessa di cui Inzaghi ha già beneficiato nelle recenti sfide con Verona e Torino, vinte in scioltezza con le seconde linee. La testa del tecnico ad Appiano è inoltre già proiettata sulla finale di Champions, in programma il 31 maggio a Monaco di Baviera. “Vogliamo battere il Psg per coronare un lungo percorso di 4 anni”, ha detto mercoledì al sito Uefa. L’ultimo ostacolo sulla strada di Conte sono viceversa le trepidazioni di una città intera, pronta alla festa. L’esame che manca è senza margini di errore.
La freschezza di Neres
L’Inter può fare finta di non crederci più e riflette sulle modalità di utilizzo di Frattesi e soprattutto capitan Lautaro: appena recuperati. L’asso nella manica del Napoli può invece essere Neres, in ballottaggio con Raspadori. Il brasiliano ha la freschezza giusta per diventare il migliore antidoto alle pressioni, in una volata scudetto che si è trasformata in una guerra dei nervi. La Lega Serie A ha preparato per venerdì due premiazioni: una al Maradona e l’altra a Como. Vinca chi può.