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Rifiuti, bugie e foto cancellate. Lookman si libera solo sui social

Scontro Atalanta-Inter, il nigeriano cancella ogni riferimento alla Dea. Da Jashari a Vlahovic, trattative a oltranza

Un lungo braccio di ferro, ha la meglio chi cede per ultimo. È un’estate di prove di forza. Sono coinvolte tutte le pedine del gioco del mercato: dalle società ai procuratori, e ovviamente i giocatori. Ognuno fa la sua parte. Juventus, Milan e Inter provano a non abbassare la guardia per arrivare al tesoro promesso, rispettivamente Kolo Muani, Jashari e Lookman. Quest’ultimo protagonista ieri di un vero giallo di mercato. Prima l’Inter ha fatto sapere che alla proposta da 42 milioni più 3 di bonus l’Atalanta aveva risposto in modo lapidario: Ademola è incedibile. I bergamaschi hanno replicato spiegando di aver comunicato con una Pec a Marotta la «non accettazione della gentile offerta», ritenuta inadeguata. Secondo l’Inter, non c’è un prezzo richiesto dalla Dea su cui trattare, ma la sensazione è che servano 45 milioni più 5 di bonus. Intanto il calciatore nel pomeriggio ha tolto il follow all’Atalanta e rimosso tutte le foto in maglia nerazzurra dal profilo Instagram, insieme a ogni riferimento alla Dea nella biografia online. Un segnale: mi state trattenendo contro la mia volontà.

Jashari vuole solo il Milan

Per Jashari invece l’ultima mossa l’ha fatta ieri il Bruges, che ha inserito la mezzala nella lista Uefa per il terzo turno preliminare di Champions con il Salisburgo di mercoledì. Un’inversione di rotta inaspettata: finora lo svizzero non ha seguito la squadra nelle prime tre partite stagionali (compresa quella di ieri con il Mechelen). Mercoledì Ardon è stato in Macedonia del Nord per il matrimonio del fratello, ma non ha mai smesso di lanciare messaggi al Diavolo: vuole andare al Milan, e sta facendo di tutto per farlo capire al club belga. Tare al momento è fermo alla seconda offerta inoltrata al Bruges da 33,5 milioni più 5 di bonus, di cui 2 facilmente ottenibili, e non ha intenzione di produrre ulteriori rilanci. Muro contro muro. Lunedì, nel giorno della presentazione di Modric, Allegri incontrerà Tare e Furlani per valutare insieme le prossime mosse. Il Milan deve cedere alcuni esuberi — Adli, Bennacer, Musah, Chukwueze — e ha necessità di prendere oltre alla mezzala un terzino destro e un centravanti.

Vlahovic e la Juve, braccio di ferro

Una casella che Allegri occuperebbe volentieri con Vlahovic. Il serbo è però alle prese con il suo braccio di ferro con la Juventus: lui non vuole rinnovare al ribasso il contratto da 12 milioni annui in scadenza nel 2026, il club bianconero lo lascerebbe partire per un’offerta di 20-25 milioni (che a oggi non c’è). Il rischio è che Dusan resti da separato in casa come terzo centravanti perché la Juve, preso David, continua a inseguire Kolo Muani. «Vuole tornare da noi», ha detto il dg Comolli, che sta trattando con il Psg sulla formula del trasferimento del francese, valutato 50 milioni: rifiutato il prestito con diritto di riscatto, si lavora a un obbligo a determinate condizioni (la prima, la qualificazione dei bianconeri alla prossima Champions). Una delle due società dovrà piegarsi, o almeno avvicinarsi, alla volontà dell’altra. A braccio di ferro funziona così: vince chi cede per ultimo.

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