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Rigori della Roma, ecco chi li tira: quando non c’è Dybala per Gasperini è un rebus

la serata da incubo contro il Lille di Dovbyk e Soulé propone al tecnico il dilemma del rigorista

Roma – La strada per la felicità può essere lunga e tortuosa. Non può essere distante solo 11 metri. Non può stare lì, così vicino. A 11 metri c’è solo un bivio: di qua la gioia, di là lo sconforto. Sai che l’errore è dietro l’angolo, se il rigorista sceglie quello sbagliato. Ma farlo ancora e ancora, non è più sconforto: è disperazione, incredulità, è Ionesco nel calcio. Quante volte una persona si promette: ho sbagliato, ma è l’ultima volta? Non è mai vero. Può farlo anche tre volte.

Il precedente di Lookman

Gasperini che all’Atalanta lo scorso febbraio dopo l’errore dal dischetto in Champions contro il Bruges disse: “Lookman è il peggior rigorista che io abbia mai avuto” ha appena scoperto che può sempre andare peggio. Non si è mai visto tutto. Se capita la fortuna di poter ripetere l’errore, perché non farlo? La possibilità di tirare tre volte lo stesso rigore, sbagliarlo tre volte, due Dovbyk e una Soulé apre un dilemma: e ora?

Il rigorista è Dybala, che però spesso non è in campo

Nella Roma c’è un rigorista: Dybala. Nella sua carriera ne ha sbagliati appena 5. Uno in Argentina quando era ancora bambino, uno in B col Palermo e 3 con la Juve: in bianconero ne fallì 2 nello stesso mese, contro Atalanta e Lazio, era il 2018, un altro contro la Salernitana nel 2022. Poi sempre a segno. Il rigorista c’è, quindi, ma il giocatore meno. Infortuni e pit stop, troppe volte Dybala non è in campo, non è nemmeno in panchina e non può essere sul dischetto.

La pressione su Soulé

Il sostituto naturale dell’argentino è sempre un argentino, Soulé che in carriera, prima dell’errore contro il Lille, aveva sbagliato un solo rigore in serie A contro il Napoli quando giocava con il Frosinone. Non ne ha tirati moltissimi nella sua giovanissima carriera, 5, ma il suo delizioso mancino non può tradire. Quella che ti molla in quel momento è la testa, la pressione di tirare per la terza volta il rigore, all’improvviso, dopo i due errori di Dovbyk, prenderti la responsabilità di un altro non è facile.

Pellegrini ne ha segnati 14, ma…

Ci sono gli altri: Pellegrini. Ne fallì uno in un clamoroso 3-4 in casa contro la Juventus, un altro in Europa League in Olanda con il Feyenoord. Ne ha segnati 14. Ma i centravanti sono la croce di Gasp. Dovbyk e Ferguson “devono avere una crescita”, si può leggere di tutto dietro alle parole del tecnico e quel tutto non è bello. Ferguson e giovane e appena arrivato, Gasp vedrà se potrà contare su di lui. Dovbyk invece ne aveva segnati 3 con la maglia della Roma, due in serie A e uno in Europa League, ma il suo momento è questo: poca sicurezza e scarsa concentrazione. E arrivano i due rigori consecutivi, stesso tiro, stesso angolo, stesso errore. Questo è quello che Gasperini ha a disposizione. Adesso non dirà più: questo mio giocatore è il peggior rigorista della storia. Anche lui, forse, ha capito che non può fare lo stesso errore.

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