ROMA – Gli opposti non si attraggono, si allontanano. Sguardo alla classifica: tra Atalanta e Roma c’è quasi tutta la serie A. C’era anche prima, ora c’è un abisso. Due squadre che non potrebbero essere più diverse, lontane tecnicamente ed emotivamente, incompatibili. Per mentalità, filosofia, storia.
«La cronaca della partita»
Atalanta, otto vittorie di fila
Una ha sempre lo sguardo al futuro. Si è costruita nel tempo un appuntamento con la storia, può pensare in grande, è fissa in Europa e ora è lì a un punto dal Napoli. Perché no? Otto vittorie di fila in campionato, 11 successi nelle ultime 12 partite, se non sono numeri da scudetto, sono da sogno. Mettete un pallone un campo, e vince l’Atalanta. Con Gasperini in tribuna che sbraita lo stesso, ma è solo emotività, non serve.
Roma, numeri da brividi
L’altra oggi deve guardarsi dietro, alle spalle, e forse non pensava che sarebbero state quelle di Celik. Sesta sconfitta in campionato nelle ultime 7 partite, se non sono numeri da retrocessione, sono da brividi. La classifica dice che non c’è partita? In realtà c’è, per 70 minuti, alla fine non c’è. Quello che il campionato fino a oggi ha detto, e quello che hanno detto le ultime stagioni, all’Olimpico si è visto benissimo.
De Roon trova la deviazione di Celik
L’Atalanta, un piccolo gioiello costruito con pazienza, lungimiranza e intelligenza per avere legittimi sogni di grandezza, pensava e sperava di infierire su una squadra che tutti erano capaci di mortificare. Non c’è riuscita con la facilità che avrebbe immaginato. Ma alla fine lo ha fatto. Serviva la fortuna, la schiena di Celik che ha messo in porta il pallone di De Roon che indirizza la partita. E se riesce a vincere partite sporche, con un po’ di aiuto, con una condizione atletica impressionante che fa la differenza, perché non dovrebbe pensare allo scudetto.
Zaniolo, il gol dell’ex
Non c’è risposta, ma non c’è un motivo per dire no. Il gol di Zaniolo che si toglie la maglia per prendersi volutamente gli insulti dei suoi ex tifosi non cambia molto al senso della gara. L’Atalanta non è diventata grande all’Olimpico, lo era, lo ha solo certificato. Per Ranieri il lavoro è più lungo, i sogni meno gloriosi. Ma qualcosa è già cambiato nella Roma: i frutti del rimpasto. E non è solo una questione di ambiente, di ritrovato entusiasmo-sold out di lunedì sera-meno voglia di contestare. Per carità, a Roma ci sono alcune certezze – non si parla male di mamma, non si discute la squadra e soprattutto non si tocca Ranieri. Che infatti viene accolto con cori urlati a gran voce e striscioni di riconoscenza: “Quando la maglia chiama, lui risponde presente. Bentornato mister”.
Il nuovo atteggiamento della Roma
Ma di un nuovo atteggiamento: meno paura, meno isteria, più equilibrio. Non è mai facile superare e perdonare chi ti delude, ma a volte basta un po’ di impegno. Dimostrare di averci provato. La Roma si è spinta fino a dove ha potuto. Ha cercato grande equilibrio, senza creare occasioni da gol e rinunciando al palleggio nella propria metà campo per neutralizzare la maggiore qualità dell’Atalanta, la riaggressione. Ma alla fine si è dovuta arrendere a una squadra superiore. Che ha il diritto di sognare e che oggi è il suo opposto.
Roma-Atalanta 0-2 (0-0)Roma (3-5-2): Svilar, Mancini, Hummels (29′ st El Shaarawy), Ndicka, Celik (27′ st Saelemaekers), Koné, Paredes, Cristante (37′ st Zalewski), Angelino, Dybala (37′ st Soulé), Dovbyk (17′ st Shomurodov) (98 Ryan, 89 Marin, 26 Dahl, 12 Abdulhamid, 66 Sangaré, 7 Pellegrini, 28 Le Fée, 35 Baldanzi). All.: Ranieri.Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi, Kossounou (38′ st Djimsiti), Hien, Kolasinac, Bellanova, Ederson, De Roon, Ruggeri (10′ st Cuadrado), De Ketelaere (19′ st Brescianini), Lookman (19′ st Zaniolo), Retegui (10′ st Samardzic) (28 Rui Patricio, 31 Rossi, 27 Palestra, 42 Scalvini, 5 Godfrey, 2 Toloi, 6 Sulemana, 8 Pasalic). All.: Gritti.Arbitro: Guida di Torre Annunziata.Reti: nel st 24′ de Roon, 44′ Zaniolo.Angoli: 2 a 1 per l’Atalanta.Recupero: 0′ e 5′.Ammoniti: Hien e Kolasinac per gioco falloso, Zaniolo per comportamento non regolamentare.Spettatori: 55.772.