Questo sito contribuisce alla audience di
 

Roma-Dinamo Kiev 1-0, Dovbyk firma la prima vittoria in Europa

I giallorossi non brillano ma centrano il successo grazie ad un rigore dell’ucraino. Dybala in campo nella ripresa

ROMA – Solo un momento di trascurabile felicità. Un piccolo lampo, il risultato. Ma in campo (quasi) nulla si crea. La Roma fa quello che può in questo periodo, cioè poco. Molto poco. Ombre, problemi, contestazioni, restano lì, sembrano impossibili da allontanare. Ma se dopo una sconfitta (Elfsborg) e un pareggio (Bilbao) rischia e fatica anche con una Dinamo Kiev che si allena in una città dove suonano le sirene ogni giorno e che gioca le partite di campionato in uno stadio che ha accanto bunker antiaerei, peraltro imbottita di riserve perché proiettata alla sfida con lo Shaktar Donetsk, qualcosa non va. E non è poca cosa.

«La cronaca della partita»

Dovbyk sempre solo

La prima cosa brutta è la solitudine di Dovbyk che pure a metà primo tempo segna il suo quinto gol, il secondo in Europa League, ma è sempre abbandonato al suo destino. Per trovare qualcosa da calciare in porta il centravanti ucraino si è dovuto prendere il pallone del rigore procurato da Baldanzi – unico che ha dato segni di vita nella prima metà di gara – metterlo sul dischetto e segnarlo. Ma la squadra non riesce a connettersi con lui. Lo lascia solo.

Dybala, come dovrebbe essere gestito

E non ha avuto Dybala, unico capace di far vedere un po’ di bellezza in campo, che entra solo quando Dovbyk è già fuori, a riposare. Perché quando nel secondo tempo entra l’argentino insieme a Pellegrini, qualcosa si anima. E se è vero che il 21 va gestito, come dice Juric spesso e come è scritto nel suo contratto che prevede il rinnovo dopo 15 partite di almeno 45 minuti, allora ha più senso farlo così: non farlo giocare come contro l’Inter da regista a tutto campo rincorrendo avversari, ma sfruttarlo quando le squadre sono stanche e ha più spazio e libertà per liberare il suo estro.

Solo un breve attimo di felicità

Juric aveva anche provato a rivoluzionare la squadra, cambiando ruolo agli esterni bassi Celik e Angelino, ma veramente si è visto poco. I fischi dello stadio dopo la prima vittoria di Europa dicono solo una cosa: che la squadra, travolta da un inizio di stagione schizofrenico con esonero di De Rossi, liti in società, l’addio di Lina Souloukou, non è ancora fuori dalla crisi. E non è in grado di stupire. Può solo godere di questo breve attimo di felicità.

Roma-Dinamo Kiev 1-0 (1-0)Roma (3-4-2-1): Svilar, Celik, Ndicka, Hermoso, Angelino, Zalewski, Le Fée (8′ st Cristante), Koné, Angelino, Baldanzi (22′ st Dybala), Pisilli (22′ st Pellegrini), Dovbyk (8′ st Shomurodov). (98 Ryan, 89 Marin, 15 Hummels, 66 Sangaré, 12 Saud, 16 Paredes). All.: Juric.Dinamo Kiev (3-5-2): Neshcheret, Bilovar, Popov, Mykhavsko, Tymchyk, Mykhailenko (36′ st Buyalskyi), Andriyevskiy (18′ st Shaparenko), Rubchynskyi (18′ st Brazhko), Vivcharenko, Voloshyn (18′ st Kobaiev), Guerrero (23′ st Vanat).(1 Bushchan, 51 Morgun, 3 Diachuk, 20 Karavaiev, 23 Malysh, 44 Dubinchak). All.: Juric.Arbitro: Serdar Gözübüyük (Olanda).Reti: nel pt 23′ Dovbyk (rig.).Angoli: 8-2 per la Roma.Recupero: 1′ e 4′.Ammoniti: Rubchynskyi, Angelino, Kabaiev e Shaparenko per gioco falloso.Spettatori: 61.621.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Roma-Dinamo Kiev, le pagelle giallorosse: Ndicka tuttofare, Baldanzi inesauribile

Gio Ott 24 , 2024
Promossi e bocciati della squadra di Juric dopo la vittoria in Europa League

Da leggere

P