ROMA – La serata giusta per accontentarsi. A volte è necessario, basta che sia una scelta. Se va bene, va bene così. Nessuno chiedeva alla Lazio di fare di più, perché sforzarsi se non si può ottenere di più di quello che si ha? Era già agli ottavi, le energie servono ad altro non certo a vincere col Braga, va bene anche perdere 1-0, chi se ne accorgerà? Alla Roma nessuno chiedeva molto, solo passare una serata senza preoccupazioni, vincere con l’Eintracht per non rischiare, conquistare gli spareggi: il 2-0 senza sussulti dell’Olimpico è cosa buona e giusta. Serate differenti, umori opposti, destini che possono incrociarsi. Se la Roma è riuscita a evitare l’incrocio con Mourinho (play-off contro Ferencvaros o Porto), agli ottavi potrebbe trovare il derby europeo.
Lazio, un ko che non fa male
Nonostante la sconfitta a Braga il 1° posto nella classifica europea è un risultato straordinario per i biancocelesti, che hanno raccolto 19 punti in 8 partite: 6 vittorie, un pareggio e questo ko, il secondo consecutivo dopo quello contro la Fiorentina all’Olimpico. Però stavolta la Lazio era alle prese con un’emergenza record: 10 indisponibili, tra infortunati, squalificati e giocatori fuori dalla lista Uefa. Baroni ha dovuto perfino schierare il difensore Gila nella posizione di mediano. Al 6’ il gol del Braga, con Horta: ennesimo approccio discutibile della Lazio, che poi si è ripresa e per larghi tratti ha comandato il gioco ma senza creare granché. Pedro il migliore tra i biancocelesti. Baroni intanto aspetta un centrocampista dal mercato: continua il duello con il Torino per Casadei, ceduto Castrovilli al Monza.
Angeliño migliore in campo
Nella Roma da esaltare le prestazioni individuali: Angeliño, il migliore in campo, che segna al 44’ e conosce la gioia del primo gol con la Roma, è il giocatore che più è migliorato con Ranieri. Dybala ripulisce tutti i palloni e detta i ritmi in mezzo al campo. E i non protagonisti Soulé e Shomurodov, da sconosciuti a innamorati. Finora erano delusioni, ma lo sono ancora? Il secondo gol romanista confezionato entrando dalla panchina con la più bella giocata di Soulé da quando è alla Roma (ecco perché si diceva che è all’altezza di Dybala) e la rete dell’uzbeko dicono molto anche per il futuro.
Sicurezza Svilar
E Svilar, la scoperta di De Rossi continua a essere una certezza, le sue parate, quella su Larsson nel primo tempo soprattutto, sono una garanzia: Ranieri quando il pallone è dalle sue parti neanche si scompone, non scioglie la posizione mani incrociate-mani dietro alla schiena con cui guarda le partite. È passata la nottata, forse ci sarà una notte di passione con il derby europeo. Lo avrebbero evitato tutte e due, ma bisogna accontentarsi.
Roma-Eintracht 2-0 (1-0)Roma (3-4-2-1): Svilar 6.5 – Mancini 7, Hummels7 , Ndicka 6.5 – Saelemaekers 7 (16’ st Soulé 6.5), Paredes 6 (16’ st Cristante 6), Kone 6.5, Angelino 7 – Dybala 6.5 (35’ st Pisilli sv), Pellegrini 6 (35’ st Celik sv) – Dovbyk 6 (22’ st Shomurodov 6.5). All. Ranieri 6.5.Eintracht (4-4-2): Trapp 5.5 – Kristensen 5.5, Tuta 5, Koch 5, Theate 5.5 – Knauff 5.5 (19’ st Uzun 6), Skhiri 6, Larsson 5.5 (19’ st Dahoud 5.5), Bahoya 6 (19’ st Nkounkou 5.5) – Chaibi 6 (38’ st Is sv), Ekitike 6 (25’ st Matanovic 5.5). All. Toppmoller 5Arbitro: Obrenovic 5.Reti: 44’ pt Angelino, 24’ st ShomurodovNote: ammonito Saelemaekers.Spettatori 64458.