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Roma, Juric a rischio esonero: da Mancini a Lampard passando per Sousa, tutti i nomi in ballo per la panchina

I Friedkin valutano un nuovo cambio dopo la sconfitta con il Verona. Escluso un ritorno di De Rossi, in prima fila l’ex ct della Nazionale. Ma non sono escluse sorprese

Sono passate diverse ore dalla sconfitta di Verona e Ivan Juric è ancora l’allenatore della Roma. Nessun esonero è arrivato alle prime ore dell’alba, Mourinho e De Rossi era stati cacciati all’improvviso, di mattina, senza preavviso, giusto il tempo di svuotare l’armadietto, ma dopo un giorno di riflessione. Si è svolto regolarmente l’allenamento di questa mattina alle 11 per preparare la sfida di giovedì contro l’Union Saint-Gilloise.

Juric, panchina appesa a un filo

Una calma solo apparente perché la panchina del croato è più che mai appesa a un filo. I Friedkin nei giorni scorsi sono stati avvistati prima a Londra e infine ieri a Parigi. Si sono presi qualche altra ora per decidere il da farsi ma non è escluso che oggi possano arrivare a Roma per prendere una decisione definitiva per la panchina giallorossa. E scegliere il terzo allenatore in meno di due mesi. E la decisione verrà presa dall’unica persona che può farlo ora: senza dirigenti, in una società allo sbando c’è un solo uomo al comando: Dan Friedkin. Dal suo umore, dal suo estro, dipenderà il futuro della squadra e di Juric.

Niente De Rossi bis

Escluso il ritorno di Daniele De Rossi. L’ex allenatore è ancora sotto contratto con i giallorossi (lo scorso giugno ha firmato un triennale), ma l’eventuale ritorno a Trigoria sarebbe una chiara ammissione di colpa da parte dei proprietari della squadra: inaccettabile per gli americani. Ecco perché da giorni si stanno sondando altre piste.

Mancini prima scelta

La prima porta a Roberto Mancini, esonerato a fine ottobre dalla nazionale araba e libero da vincoli contrattuali. L’ex ct azzurro vuole rimettersi in corsa con un club dopo anni da selezionatore e accetterebbe di buon grado la soluzione romanista, conscio delle difficoltà attuali. Quella di Mancini sembra la soluzione migliore per accontentare le due richieste dei Friedkin: un nome di alto profilo per calmare la piazza che non abbia bisogno di tempi di adattamento alla Serie A.

Sousa bloccato dalla clausola

Un altro nome in lizza è quello di Paulo Sousa, attualmente alla guida dell’Ah-Ahli, contattato nei giorni scorsi attraverso la Retexo, l’agenzia di recruiting a cui si affidano i Friedkin. Il portoghese di fronte ad un’offerta a lungo termine potrebbe anche decidere di lasciare gli Emirati. L’ostacolo è la clausola rescissoria, una tassa che non piace ai presidenti americani.

Lampard e Terzic

In tema di suggestioni da ieri sera è montata l’idea di un nome forte, ma digiuno di calcio italiano. Frank Lampard è un nome suggerito ai Friedkin da alcuni consiglieri dell’Everton, nuovo club di proprietà Usa. Infine resta viva l’ipotesi di Edin Terzic, finalista di Champions la scorsa stagione con il Borussia Dortmund, con cui la Roma aveva parlato prima di virare su Juric a settembre scorso.

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