Un paio di partite dopo l’arrivo a novembre di Ranieri, la Roma si trovò con la metà dei punti della Juve. Domenica sera, se vincesse, potrebbe raggiungerla, completare l’erosione dello svantaggio (-13) che c’era alla 14ª giornata e ribadire che è una buona idea mettersi nelle mani dei normalizzatori. È la stessa idea della Juve, che a Tudor chiede soprattutto semplificazione, benché non sempre le cose semplici siano anche facili.
Tudor: “La Juventus si è rialzata”
Ranieri della Roma sa ormai tutto, Tudor è invece ancora alla scoperta: “Ho trovato la squadra in un momento brutto, ma ci siamo rialzati e abbiamo cominciato a pedalare. Quanto tempo serva non so, non lo sa nessuno”. Non che ce ne sia molto, in ogni caso: è uno sprint di otto partite e per la Juve sono nella maggior parte abbordabili. Ci sono tre scontri diretti (Roma, Bologna, Lazio), ma le rivali hanno un cammino più impegnativo.
Il motivo del divorzio tra Ranieri e la Juve
Tudor a Roma è ricordato per la celebre presa in giro di Totti — “Quattro e a casa” — di 21 anni fa: “Cose che in campo succedono, solo che quella volta eravamo inquadrati delle telecamere”. Ranieri, alla Juve, per lo strano esonero del 2008 a due giornate della fine: “Un giorno dirò cosa accadde”. Accadde che lui era contrario al ritorno di Cannavaro dal Real, perché lo vedeva come mancanza di rispetto verso i campioni che, durante Calciopoli, invece di andarsene accettarono di scendere in B. A quel punto, nel club prevalse la linea dei suoi oppositori e quel campionato in panchina lo chiuse Ferrara, che cominciò poi anche il successivo.