ROMA — Ci sono altri 90 minuti e c’è ancora domani. Per chi immagina un futuro che non sperava e per chi deve ripartire, da quasi zero. Un domani molto diverso. Non conta solo il 3-1 che serve esclusivamente alla Roma, che esalta le ambizioni europee dei Friedkin e deprime un Milan irriconoscibile, mai visto così arrendevole e senza personalità all’Olimpico. Conta quello che serve oggi, ma che può essere utile domani.
«la cronaca della partita»
Ranieri commosso saluta l’Olimpico
Spettacolo e risultati sono stati esaltanti solo per la squadra di Ranieri, chi poteva immaginare qualche mese fa, a dicembre, quando si criticava la dirigenza che aveva cambiato tre allenatori in una stagione e la squadra in zona retrocessione, che poteva agganciare la zona Europa ed essere a un passo dalla Champions? Ancora più comprensibile il toccante omaggio a Ranieri che ha guidato la rimonta, non è solo affetto, riconoscenza, senso di appartenenza. Anche l’imperturbabile allenatore si è commosso quando a fine partita Roma e Milan gli hanno regalato addio e microfono: «Grazie, sono orgoglioso, ma non è finita, manca la partita di domenica prossima». Cori “uno di noi”, striscioni “grazie per sempre”, “un grande condottiero”, “leggenda”.
Milan, fine di una stagione disastrosa
Sono stati invece 90 minuti deprimenti per il Milan: meglio pensare a ricominciare, a riflettere sugli errori, ma chi può dire “non li farò più”? Sa che deve guardare avanti, indietro non è granché. La sconfitta dell’Olimpico deprime il morale dei rossoneri, mortificati da una stagione vissuta lontana dall’alta classifica, con il colpo finale della Coppa Italia persa col Bologna. In quattro giorni è fuori dall’Europa e la retrocessione dell’Under 23 è solo l’ultima, simbolica, avvilente puntata di una stagione che prima si chiude, meglio è.
L’espulsione di Gimenez indirizza la partita
Il gol di Mancini dopo neanche tre minuti su angolo di Soulé sembra già indirizzare la partita, il cartellino rosso a Gimenez con il Var per gomitata a Mancini sembra segnarla. L’1-1 di Joao Felix, all’improvviso con difesa romanista schierata, che non assorbe (Celik) il movimento di Jimenez, sembra un segnale. Ma è un gol che il Milan non ha neanche festeggiato, la Conference League può essere un impegno scomodo in fase di ricostruzione. La Roma in superiorità numerica, non ha creato nulla in fase offensiva in un primo tempo lento e stanco. Si è affidata ai calci piazzati. Il 2-1 di Paredes su punizione corona un sontuoso secondo tempo dell’argentino, la rete finale di Cristante serve solo alla festa dell’Olimpico, all’addio di Ranieri da allenatore al suo stadio, lui che ha finito proprio dove avrebbe voluto. Adesso Roma e Milan sanno cosa lasciano. Chissà cosa troveranno.
Il tabellino di Roma-Milan
Roma 3 (3′ pt Mancini, 13′ st Paredes, 42′ st Cristante)
Milan 1 (39′ pt Joao Felix)
Roma (3-5-2): Svilar 7 – Celik 6.5, Mancini 7, N’Dicka 6.5 – Soulé 6 (32’ st Rensch sv), Cristante 7, Paredes 7 (32’ st Gourna-Douath sv), Koné 5.5, Angelino 6 – Saelemaekers 6 (39’ st Baldanzi sv), Shomurodov 6 (39’ st El Shaarawy sv). All. Ranieri 7.
Milan (3-4-2-1): Maignan 5.5 – Tomori 5, Gabbia 6 (39’ st Sottil sv), Pavlovic 6 – Musah 6, Loftus-Cheek 6.5 (20’ st Fofana 6), Reijnders 6, Jimenez 6 (20’ st Jovic 5.5) – Pulisic 6 (45’ st Terracciano sv), Joao Felix 6.5 (20’ st Leao 5) – Gimenez 4. All. Conceiçao 5.
Note: ammoniti Mancini, Cristante, Celik, Jimenez, Paredes e Tomori. Espulsi Gimenez e Conceiçao.