Prova a mettere la crisi, di gioco e di risultati, alle spalle la Roma e José Mourinho rimbalza le critiche in conferenza stampa: "Zero alibi, si deve vincere. Sul finale del mercato aver conquistato un punto in tre partite è stato fattore per molti calciatori; dopo aver battuto Empoli e Sheriff ero convinto che avessimo cancellato quella zavorra, ma non è andata così: in una condizione normale il punto di Torino sarebbe stato prezioso, come la partita che abbiamo giocato. A Genova è mancata continuità e non solo: dobbiamo avere il coraggio di accettare la situazione e di reagire con romanismo: le critiche ci stimolino, c'è rispetto per il Frosinone".
E' la figura del portoghese a finire sotto i riflettori dei media: "Non amo fantasticare sulle ipotesi, dopo Budapest il pensiero generale era se Mourinho va via, è un dramma; ho promesso ai ragazzi e ai tifosi, contro lo Spezia, che non me ne sarei andato via e sono rimasto, nonostante in estate io abbia ricevuto la migliore, la più pazza proposta lavorativa che un allenatore possa ricevere. Non so quindi che farei di fronte a una proposta di rinnovo targata Friedkin, a lui avevo promesso che sarei rimasto e l'ho fatto. Non leggo i giornali, né vedo la tivu: ho amici e collaboratori che mi raccontano il polso della comunicazione e non accetto di passare per il solo problema della Roma; persino nelle vittorie non c'è un solo che merita le lodi. In una squadra, o azienda, ci sono molte piccole cose: ho un contratto e lo rispetterò, onorandolo al meglio per i tifosi, i ragazzi e i proprietari. Solo Dan Friedkin può concludere il nostro rapporto: io resto e domani sarò in campo, anche a ricevere fischi".
Il peggior inizio di carriera di Mourinho ha portato la vittoria sull'Empoli e due pari contro Salernitana e Torino: tre i kappao, firmati Verona, Milan e Genoa.
