Il tecnico portoghese della Roma, José Mourinho, in sala stampa, analizza la rovinosa sconfitta dei giallorossi in trasferta contro il Genoa di Alberto Gilardino.
Ecco le dichiarazioni di Mou: ”Come si spiega. E' iniziata negativamente, una palla persa in zona di costruzione, una costruzione strana perché non era quella che avevamo preparato ieri e gol. Una reazione positiva, culminata col gol del pareggio. Che è finita con l'infortunio di Diego che ci ha costretto a cambiare un giocatore importante. Il secondo gol palla persa in fase di costruzione di un difensore senza alcun tipo di pressione, gran tiro e gran gol. Poi il giallo di Mancini e la partita finita con una pressione tremenda. Loro hanno giocato basso e quando arriva il gol in fuorigioco di Lukaku mi sembrava che poteva arrivare un gol regolare del pareggio. Non è arrivato. E' arrivata una palla inattiva del 3-1 e non c'è stata più storia. Lì la partita è finita”.
Prosegue poi il portoghese: ”Si può misurare per gli infortuni muscolare di Badelj e Strootman, come noi abbiamo avuto quello di Diego. Come ieri quattro o cinque infortuni muscolari nelle gare di ieri. Quando c'è questo accumulo di partite, questo accumulo si traduce in infortuni e qualche altra volta in abbassamento dell'intensità. Se vedi uno come Dybala che ha fatto poche volte due partite di fila mentre oggi ha fatto la seconda con 48 ore di intervallo, penso che questa situazione della questione fisica è legata ad una situazione multifattoriale. Il preparatore atletico è fantastico. La gente che lavora con lui è fantastica, la gente che lavora è la stessa che ha portato la Roma sia Budapest che Tirana. Non è una questione fisica e che qualche giocatore ha bisogno di lavorare".
Conclude poi il tecnico giallorosso: ”Il fatto che i giocatori e io siamo andati sotto il settore ospiti è solo rispetto. Loro non hanno bisogno che io parli tanto perché loro sanno perfettamente quello che sento. Sanno perfettamente che il mio dolore non è personale, mio come professionista. E' un dolore per tutti loro che sono assolutamente fantastici. Dai giocatori mi aspetto, oltre al rispetto che è il minimo che possono fare e lo hanno fatto, è che la prossima sarà una partita che ci sarà un massimo di tre punti e che diano tutto. Sentiranno pressione di un inizio di stagione pessimo ma sanno perfettamente i tifosi che abbiamo noi. E' una partita difficile contro una squadra che sta bene e che è in fiducia però giocassimo in casa e se giochiamo con i tifosi è meglio per me. Se loro decidono di avere una reazione negativa con noi, dobbiamo avere il coraggio di giocare con questa pressione extra. Il rispetto è intoccabile. I giocatori sono andati lì non perché l'ho detto io, è stata un'iniziativa dei giocatori. Non bisogna chiedere scusa o dire niente di più perché il nostro dolore è doppio”, riporta Tuttomercatoweb.