Proverà a portare a casa anche il sesto trofeo continentale personale Mourinho, che ha alzato due Champions League, una Coppa UEFA, una Europa League e una Conference League (cinque finali vinte su cinque alla guida di Porto, Inter, Manchester United e appunto Roma) in carriera.
L'ostacolo, quanto meno a livello di scaramanzia, è complicato, perché il Siviglia ha un ruolino di fatto immacolato nell'ultimo della manifestazione, conquistata in sei occasioni tra il 2006 e il 2020: "La storia non va in campo; per loro giocare la finale di Europa League è un fatto ormai normale, mentre per la Roma è un evento storico e i loro tifosi affrontano la trasferta per una finale europea quasi come fosse una in Spagna. Siamo alla pari, loro hanno maggiore esperienza, mentre noi in questi due anni abbiamo cementato l'unione, io ho giocato alcune finali in Europa, ma Mendilibar, che non ha esperienza di questo tipo, ha la mia età. La Roma si è meritata questa finale, perché ha dovuto giocare 14 gare per arrivare qua; il Siviglia è stato retrocesso dalla Champions League".
Sono temi caldi la presenza di Paulo Dybala e la permanenza in panchina del 'Vate di Setubal': "Fate a me la domanda sul futuro, ma è Mendilibar che non ha il contratto; ho parlato di questo con i miei due Capitani, sanno tutto. Quando ho lasciato l'Inter, non avevo firmato con il Real Madrid, ma prima della finale contro il Bayern Monaco era tutto fatto: oggi non ho avuto contatti con squadre. Ho detto allo staff che abbiamo concluso il nostro lavoro, toccherà alla squadra fare qualche cosa di storico e, se il Siviglia ha due squadre con 25 professionisti, la Roma come squadra è altrettanto forte. Dybala può giocare per 20-30 minuti".