ROMA — Se è forse troppo parlare ora di un nuovo inizio, era sicuramente eccessivo parlare già di fine (stagione). Nella Roma ante Ranieri a ogni sconfitta-lite-esonero-figuraccia è seguita discussione: fallimento, contestazione, serie B, erano questi gli argomenti. Ma finché c’è campionato c’è speranza. E i tredici minuti con cui la Roma mette subito al tappeto il Parma, liquidato con un 5-0 senza brividi e preoccupazioni, confermano che la cura sta funzionando: sembrava tutto sbagliato, serviva la persona giusta.
Come Ranieri ha cambiato la Roma
Ranieri ha accompagnato una squadra confusa e infelice fuori dal momento buio. Con scelte anche dolorose, difficili, coraggiose. La prima, la più clamorosa, l’esclusione ormai definitiva di Pellegrini, relegato a riserva di lusso. Il rilancio di Hummels, mai considerato da Juric, che ha annullato anche i migliori talenti di Pecchia, Bonny e Man: è sempre nella posizione giusta, non ha neanche più bisogno di essere veloce, limite che per il precedente allenatore era insormontabile. Si è disinteressato dei problemi contrattuali di Dybala, non si è fatto condizionare dalla clausola del rinnovo automatico, gli ha dato spazio, fiducia, libertà, può fare regista a tutto campo e seconda punta: quando è buio qualcuno deve accendere la luce. E l’argentino lo ha ringraziato anche con il Parma procurandosi (intervento ingenuo e scomposto di Balogh) e segnando dopo appena 8 minuti il rigore dell’1-0 e trovando il gol del 3-0 nel secondo tempo. Ha ritrovato qualità sulla fascia destra con il rientro di Saelemaekers che dà intensità, assist, la splendida rete al volo del 2-0 che dopo 13 minuti ha messo la gara in discesa e l’incontenibile discesa al 70’ che ha regalato alla Roma il secondo rigore – tirato e segnato da Paredes – e il 4-0.
Il nuovo centrocampo della Roma
Ha inventato la coppia Koné-Paredes, bene assortita per forza fisica, intensità, geometrie. Non ha mai messo in discussione Dovbyk, che ha passato un inizio di stagione abbandonato nella sua solitudine e che ritrova il gol con il 5-0 che ha chiuso la partita col Parma. E soprattutto Ranieri ha ridato coraggio, serenità e calma a una squadra isterica e sfiduciata che non sapeva perché le cose andassero così male. E meno lo capiva, più la classifica peggiorava. Non che adesso brilli, i 19 punti come il Torino contestato e fischiato, non fanno immaginare un futuro da protagonista. E ora arrivano il Milan a San Siro e il derby con la Lazio per capire se il passaggio a vuoto con il Como è stato solo un imprevisto, se questa vittoria con il Parma è un vero salto di qualità nelle prestazioni individuali e generale della squadra. Intanto è un piccolo grande passo in avanti, la strada era in salita, quella presa potrebbe essere la risalita.
Il tabellino di Roma Parma
Roma 5 (8’ pt rig. Dybala, 13’ pt Saelemaekers, 6’ st Dybala, 29’ st rig. Paredes, 37’ st Dovbyk)
Parma 0
Roma (3-4-2-1): Svilar 6.5 – Mancini 6, Hummels 7, Ndicka 6.5 – Saelemaekers 8, Koné 7, Paredes 7, Angelino 7 – Dybala 7.5, El Shaarawy 6 – Dovbyk 6.5. All. Ranieri 7.
Parma (4-2-3-1): Suzuki 5 – Coulibaly 4 , Delprato 5 (9’ st Valenti 5), Balogh 4, Valeri 5 (13’ st Benedyczak 5.5) – Hernani 6, Sohm 6 – Man 5, Mohamed 5.5 (1’ st Camara 6), Almqvist 6 (9’ st Cancellieri 5.5) – Bonny 5 (25’ st Mihaila 5). All. Pecchia 4.5.
Arbitro: Di Bello 6.
Note: ammoniti Bonny, Almqvist e Angelino. Spettatori 62.968.
