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Ronaldo non vuole giocare in Iran: rischia cento frustate

L’Al-Nassr chiede di disputare in campo neutro la partita di Champions asiatica prevista a Teheran per il bacio di due anni fa del portoghese a un’artista disabile, che per la legge locale è assimilabile all’adulterio

L’Al-Nassr non vuole giocare Iran perché teme che Cristiano Ronaldo venga punito con cento frustate. La squadra araba ha chiesto di non disputare a Teheran l’incontro della Champions League asiatica contro l’Esteghlal per quanto avvenuto a ottobre 2023.

Il precedente del 2023

Quando il club di Riad fu ospite di un’altra squadra di Teheran, il Persepolis, migliaia di tifosi presero d’assalto l’hotel dell’Al-Nassr per avvicinarsi a Ronaldo, tanto che fu necessario l’intervento della polizia. Il fuoriclasse portoghese venne ripreso mentre abbracciava baciava sulla sulla fronte Fatemeh Hammami Nasrabadi, artista disabile che dipinge usando i piedi. Per le leggi in vigore in Iran, il gesto può essere visto come adulterio se non rivolto verso il coniuge. E la pen può arrivare, appunto, a cento frustate.

La risposta dell’’Esteghlal

“A causa della brutta esperienza di Ronaldo a Teheran in quell’occasione, la partita dovrebbe essere giocata in campo neutro”, si legge nella lettera inviata dall’Al Nassr all’Esteghlal, che però ha respinto la richiesta, così come l’alto funzionario del calcio di Teheran, Mehdi Tadsch. L’Esteghlal ha reso noto che sono state prese misure per garantire un piacevole soggiorno a Teheran sia all’Al Nassr che a Ronaldo.

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