Rischia di costare molto caro ad Antonio Rudiger il momento di pura follia negli ultimi secondi della finale di Coppa de Re tra Barcellona e Real Madrid, vinta 3-2 ai supplementari dalla squadra blaugrana.
Rudiger espulso, cosa è successo
E’ successo tutto nei secondi conclusivi del recupero concesso nel secondo supplementare dall’arbitro Ricardo de Burgos Bengoetxea con il Real Madrid tutto all’attacco alla ricerca del gol del pareggio dopo che Koundé a 5’ dalla fine aveva portato nuovamente in vantaggio il Barcellona. L’arbitro, che alla vigilia era stato oggetto di polemiche da parte del Real, ha fermato il gioco fischiando un fallo in attacco a Mbappé su Eric Garcia, una decisione che ha mandato su tutte le furie la panchina del Real.
Diversi giocatori sono entrati in campo lanciando alcuni oggetti sul terreno di gioco. Chi ha perso letteralmente la testa è stato però Rudiger. Il 32enne difensore tedesco, ex Roma e Chelsea, ha lanciato qualcosa, sembra dei cubetti di ghiaccio, mentre il direttore di gara gli mostrava il cartellino rosso. Sono dovuti intervenire diversi membri dello staff del Real per evitare il peggio, a fatica sono riusciti a placare la rabbia del giocatore nei confronti dell’arbitro.
Cosa rischia Rudiger
Secondo la stampa spagnola, l’arbitro – che sempre in occasione delle proteste del Real ha espulso anche Lucas Vazquez e Bellingham – ha scritto nel referto che Rudiger è stato espulso “per aver lanciato un oggetto dall’area tecnica senza raggiungermi. Dopo che gli è stato mostrato il cartellino rosso, veniva trattenuto da diversi membri dello staff tecnico, mostrando un atteggiamento aggressivo”. Da regolamento il giocatore tedesco rischia da 4 a 12 giornate di squalifica, da scontare in campionato.
Le scuse di Rudiger
Rudiger ha provato a rimediare con un post di scuse sui social: “Non ci sono scuse per il mio comportamento di ieri sera. Sono molto dispiaciuto per questo. Abbiamo giocato una partita molto buona dal secondo tempo in poi, dopo 111 minuti non ero più in grado di aiutare la mia squadra e prima del fischio finale ho commesso un errore. Mi scuso ancora una volta con l’arbitro e con tutti quelli che ho deluso ieri sera”.