LONDRA – È autore di un inizio di stagione straordinario, la sua doppietta domenica ha sancito la vittoria per 3-2 del Liverpool a Southampton e il +8 in classifica sugli ex alieni del Manchester City di Pep Guardiola. Eppure, il futuro di Mohamed Salah con i Reds è incredibilmente in bilico. Ad ammetterlo è stato lo stesso campione egiziano dopo la gara di due giorni fa. Per quello che è stato un piccolo, ma tonante sfogo, in zona mista con i giornalisti: “Non so se rimarrò. Non ho ancora ricevuto alcuna offerta da parte del club, sono deluso”, ha confessato Salah. “In questo momento sono più fuori che dentro il club. Ma oramai la vicenda non è nelle mie mani”.
Carragher: “Atteggiamento egoista”
Parole che hanno innescato la reazione furiosa di una ex colonna del Liverpool, Jamie Carragher: “Un atteggiamento egoista, e non da squadra, alla vigilia di due match cruciali della stagione contro il Real in Champions e lo scontro diretto contro il City in campionato”. Ma il problema resta. Perché il Liverpool non ha ancora offerto a Salah il rinnovo di contratto, che scade il prossimo giugno? Motivi ufficiali non ce ne sono, se non l’età dell’egiziano. A fine stagione avrà 33 anni. Troppo vecchio per i ritmi folli della Premier League? O magari per il gioco che gli chiede il nuovo tecnico Arne Slot? O forse i suoi quasi 450mila euro di stipendio a settimana (ossia 22 milioni di euro lordi), diventati improvvisamente troppi?
I numeri di Salah
Difficile saperlo per ora. Certo è che i numeri parlano di un Salah in grande forma quest’anno, addirittura più di precedenti stagioni. The Athletic ha messo insieme alcune tabelle che dimostrano come l’egiziano sia un meccanismo vitale anche di questo Liverpool post Klopp. Innanzitutto, il numero di gol e assist: già dieci in dodici partite quest’anno in Premier League, più sei assist. E se consideriamo il computo stagionale, siamo a 12 gol e dieci assist. Difficile trovare un attaccante più in forma in questo momento in Europa.
Sempre titolare
Inoltre, come sottolinea la rivista, Salah è ancora un giocatore fisicamente sano, per la sua età. Sì, ha subito un brutto infortunio muscolare l’anno scorso, ma è stato il primo dopo molto tempo, e ha comunque alla fine giocato 32 partite stagionali in campionato, contro le almeno 34 delle stagioni precedenti. Quest’anno poi, è stato sempre schierato dall’inizio e ha segnato 0,85 gol ogni 90 minuti. Un livello mostruoso superato solo dalla sua media (0,99) della prima stagione al Liverpool nel 2017-18, quando aveva 25 anni. Eppure come assist, questa è la sua stagione migliore di sempre all’Anfield: come detto, già sei in 12 partite, ossia 0,51 ogni 90 minuti. Di questo passo, il record di 13 assist stagionali nel 2021-22 è destinato ad essere battuto.
Qualcuno ribatte che l’ex Fiorentina, Chelsea e Roma parte bene ma poi si sgonfia a fine stagione. Ciò è stato vero l’anno scorso, quando ha segnato “soltanto” 7 gol negli ultimi 17 match, e nel 2021-22, quando ne realizzò otto. Tuttavia, ci sono solide scusanti: ultimo infortunio a parte, in entrambe le stagioni l’egiziano ha giocato la Coppa d’Africa durante l’inverno. Quest’anno, poi, Salah ha realizzato il 29 per cento di tutti i gol del Liverpool, mentre la scorsa stagione non era arrivato neanche al 20% e quella prima era sugli stessi livelli di oggi (30%, mentre il picco lo ha toccato nella prima stagione con il 34%). Insomma, come si può perdere questo Salah e a farlo camminare da solo l’anno prossimo, per citare l’inno del Liverpool?