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Sampdoria, Pirlo all’assalto del Como: “Vincere, per giocare il derby”

L’allenatore non smorza l’entusiasmo: “Fra le mani ho una squadra forte, sappiamo quale è il nostro compito e i tifosi ci aiuteranno. Marassi deve essere il nostro fortino”

«C’è tanto entusiasmo. Sia fuori che all’interno del nostro ambiente». Così mister Andrea Pirlo alla vigilia della sfida contro il Como. La Sampdoria è pronta a svelarsi ai suoi tifosi con il match che vale il secondo turno di Coppa Italia al “Ferraris” contro la squadra di Fabregas.

«Si sono alzate le attenzioni e il livello. Abbiamo lavorato molto serenamente sapendo di dover affrontare una stagione importante dove ci guardano tutti, perché la Sampdoria comunque è una squadra importante. Siamo sotto l’occhio di tutti ma questo non deve cambiare il nostro obiettivo».

Una partita che servirà a capire a che punto è la preparazione: «E’ una partita importante, tutte le competizioni a cui partecipiamo devono esserlo. Sappiamo di affrontare una squadra di Serie A che l’anno scorso è stata promossa e si è rinforzata in questa campagna acquisti. Un test importante in vista del campionato ma ci importa giocare a viso aperto domani».

Il campo però non sarà al meglio: «Abbiamo visto, purtroppo. Sapevamo già delle condizioni del terreno. Non sarà al meglio ma sarà brutto per noi come per loro. Ci dovremo adattare come l’anno scorso. Non abbiamo mai avuto l’occasione di giocare in un campo bellissimo. Non deve essere un alibi però».

Tanti rinforzi, ben 13 in questa campagna acquisti. Segno che la società ha saputo districarsi al meglio con i paletti imposti dalla FIGC. Lo riconosce l’allenatore blucerchiato che ha sottolineato la forza di questo club: «La sento, la sentiamo tutti. Hanno fatto un grandissimo lavoro, nonostante tante voci all’inizio pensassero in un altro modo. Hanno avuto modo di poter fare quanto detto l’anno scorso. Sappiamo di avere una grande responsabilità, hanno messo a disposizione una formazione di alto livello, spetterà a noi fare un grande lavoro, anche se sappiamo che la B è difficile, tante altre squadre si sono attrezzate. L’obiettivo per tutti è centrare il massimo ma poi sarà dura come sempre».

Il campionato è lontano ma si sente la pressione: «Dobbiamo sentirla e la sentiamo. Non deve essere un peso, ma ci deve dare una spinta a fare qualcosa in più rispetto all’anno scorso. Dobbiamo dare qualcosina in più perché il livello di tutte le squadre si è alzato e anche il nostro deve migliorare. E’ normale giocare con pressione quando indossi questa maglia e per questi tifosi ma deve essere una cosa positiva».

Il tecnico ha poi accennato alle parole del responsabile dell’area tecnica del Frosinone Angelozzi che ha sottolineato di non poter competere con la Sampdoria: «I soliti giochi – ha sorriso Pirlo – che fanno tutte le squadre che sanno di avere a disposizione squadre per ambire ad andare in serie A. Siamo abituati».

Ancora un passaggio sul mercato: «La società ha fatto un ottimo lavoro, dal presidente al direttore tecnico. C’è da fare i complimenti perché in poco tempo hanno comprato un sacco di giocatori. Ora il problema diventa il mio, ma non deve essere un problema, ma un piacere. Ci siamo rinforzati anche come struttura, anche a livello fisico abbiamo messo più chili e messo esperienza. Gli errori fatti inizialmente non potranno più succedere perché si è alzato il livello di esperienza».

Sulla partita di Coppa Italia: «E’ un obiettivo importante anche perché se dovessimo vincere c’è un derby da affrontare che è una bellissima cosa per noi e per la città, ma la testa ora deve essere per la gara di domani». E sugli spalti ci saranno loro i tifosi, coloro che non sono mai mancati e che stanno raggiungendo quota 18mila abbonati, con 20mila nel mirino: «Non è mai stato in dubbio il loro appoggio, lo hanno dimostrato l’anno scorso e in quelli precedenti. Siamo sicuri che raggiungeranno velocemente quella quota. E’ importante per noi portarli dalla nostra parte perché solo le vittorie ti portano ad alzare l’entusiasmo. Il nostro stadio deve essere un fortino, perché non è da tutti avere così tanti tifosi presenti che ti incitano».

Chiosa su Gennaro Tutino: «Anche lui è arrivato dopo. Ha lavorato in modo diverso, prima aveva fatto solo la parte fisica. Anche per lui ci vorrà un po’ di tempo ma è un giocatore che sta bene e sarà a disposizione».

Parole dolci anche per Bellemo, preso dal Como. Uno che in campo svolge il ruolo in cui Pirlo era un maestro, il play maker. «Ottimo acquisto. Vede molto bene il gioco e sono sicuro che nella prossima vita professionale farà l’allenatore. Si comporta già in questa maniera, parla molto dentro il campo, dà un sacco di suggerimenti. E di lui sono molto contento anche come uomo. Dà continuamente il buon esempio, persona molto seria». Un piccolo Pirlo verrebbe da dire.

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