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Sarri: “Un errore lasciare il Chelsea. Sono pronto a tornare in Premier League”

In un’intervista al Sun il tecnico toscano ammette di essersi pentito di non essere rimasto a Londra, preferendo andare alla Juventus e apre al futuro: “Il calcio in Inghilterra è il massimo”

“A mistake”. A distanza di cinque anni Maurizio Sarri non ha dubbi nel definire così la sua scelta di lasciare il Chelsea dopo appena una stagione e un’Europa League vinta. Il club londinese lo aveva chiamato per sostituire Antonio Conte e lui aveva portato i blues a vincere una competizione Uefa, conquistando 39 successi in 63 gare. Eppure qualcosa non ha funzionato con il proprietario di allora, Roman Abramovich, e quando la Juventus lo ha chiamato, il tecnico ex Napoli e Lazio ha lasciato Londra.

Sarri: “Ho patito il momento difficile di Abramovich”

Ora, in un’intervista rilasciata al The Sun, spiega di aver commesso “un errore. Dovevo restare al Chelsea, potevo farlo, ma volevo tornare in Italia perché la situazione nel club non era facile. In quel periodo ad Abramovich non era permesso andare in Inghilterra. Lo vedevo solo alle partite all’estero. Ci sentivamo al telefono, ma non molto spesso. Il mio punto di riferimento era solo Marina (Granovskaia, ovvero il braccio destro del magnate russo, ndr). Non c’era un direttore sportivo, non c’era molta chiarezza e ho preferito tornare in Italia. Uno sbaglio: sarebbe stato meglio restare lì”.

Al Chelsea mi dissero: “Vogliamo che rimani”

“Ero un po’ preoccupato per la situazione del club – continua Sarri – perché non avevo chiari i piani per il futuro. Ho chiesto a Marina se fosse possibile tornare in Italia e lei ha chiesto dei soldi alla Juventus per liberarmi, ma precisando che il Chelsea voleva tenermi. Alla fine è stata una bella esperienza e abbiamo ottenuto buoni risultati, siamo arrivati terzi in Premier League, abbiamo raggiunto la finale della Coppa di Lega e vinto l’Europa League”.

Sarri: “Ho voglia di Premier League”

“Abbiamo giocato un sacco di belle partite – prosegue Sarri – anche se ci sono stati due o tre disastri, come a Manchester contro il City o a Bournemouth, Nel complesso è stata una stagione positiva. Ora sono pronto a ricominciare. Non so dove al momento. Ma io e il mio staff siamo pronti. Ancora in Premier? È il massimo per stadi, club e giocatori, quindi mi piacerebbe tornare”.

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