La seconda volta non può essere casuale: dopo Mbangula contro il Como, è toccato a Savona battezzare il suo esordio da titolare in Serie A con un gol. Il giovane laterale classe 2003, stabilmente aggregato con la squadra di Thiago Motta, ha realizzato il gol del 2-0 nella sfida tra la Juventus e il Verona, seconda giornata di campionato. Un’altra intuizione per il tecnico italo-brasiliano, quasi uno specialista nel lanciare al momento giusto i suoi giovani: un po’ buona sorte, un po’ di intuito, ma anche la consapevolezza di avere una linea verde affidabile.
La rete del 2-0 contro l’Hellas
Schierato titolare da Motta, Savona ha risposta con una prestazione matura al pari del precampionato, in cui ha impressionato il tecnico bianconero e che gli è valsa il rinnovo fino al 2029 e l’inserimento nella rosa della prima squadra. Il difensore nato ad Aosta nel 2003 e cresciuto nelle giovanili bianconere aveva già preso le misure al 23’, quando era andato in gol su torre di Vlahovic ma partendo in evidente posizione di fuorigioco. Il momento giusto è arrivato verso la fine del primo tempo, quando su azione dell’altro enfant prodige, Mbangula, ha colpito la palla di testa con una traiettoria beffarda, che ha ingannato Montipò ma non Vlahovic. Il compagno di squadra ha tentato di colpire la palla anche lui di testa, sfiorandola impercettibilmente ma non abbastanza da togliere la prima grande gioia a Nicolò: “È tuo, è tuo” ha chiaramente detto il serbo al compagno, certificando il gol del giovane difensore.
Una vita in bianconero, un’estate da ricordare
Savona, come dicevamo, ha percorso tutta la trafila nelle formazioni giovanili bianconere tranne nella stagione 2020/21, quando è stato dato in prestito alle giovanili della Spal. Un anno lontano da casa prima di fare ritorno a Torino per entrare a far parte della Next Gen, il progetto giovani della Juventus, con cui ha disputato 60 partite segnando 2 gol. Durante l’estate è stato aggregato alla prima squadra, impressionando Thiago Motta per personalità e doti tecniche al punto che l’allenatore l’ha voluto stabilmente con sé: ha giocato con disinvoltura le amichevoli pre-campionato, conquistando la fiducia dello staff e dell’ambiente e facendo il suo esordio in campionato contro il Como, subentrato a metà partita al posto dell’infortunato Weah. Terzino dotato di ottimo fisico (è alto 187 centimetri) e di buona tecnica, è bravo in fase di copertura e sa trovare il tempo giusto per gli inserimenti: di strada da percorrere ne ha ancora molta, ma i primi segnali arrivati in questo campionato fanno decisamente intravedere ottime prospettive per il suo futuro.